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Milan Djuric e i suoi ‘colpi di testa’: il meglio del gigante buono nel mirino di Sabatini

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Scopriamo di più su uno dei pilastri di questa Salernitana: Milan Djuric. Il gigante buono nel mirino di Walter Sabatini negli ultimi giorni.

Milan Djuric, il gigante buono

Due metri di altezza, spalle larghe, gote sempre rosse e codino da samurai. L’aria è quasi cupa, tesa e concentrata al massimo, come se a giocare non fosse il corpo, ma prima di tutto la testa. Temperamento deciso, fiero e solenne. Per questa Salernitana Milan Djuric, sotto lo sguardo vigile di Davide Nicola, significa molto. Prima che calciatore nel senso stretto del termine, il trentaduenne bosniaco ha rappresentato l’anima della squadra. In ogni match, soprattutto nell’ultima fase, ha trascinato tutti i suoi compagni e i tifosi affinché riuscissero a portarsi a casa i punti necessari.

Il suo contratto è in scadenza il 30 giugno. Non si sa bene ancora cosa la società decida di fare. Fatto sta che giocatori servono e producono se a loro agio in svariate dinamiche: una su tutte, la versatilità nelle partite. Si può definire al meglio l’attività del granata in campo con l’ossimoro di ‘attaccante difensivo’, proprio per l’abilità con la quale si destreggia in diverse fasi di gioco. Non è da tralasciare il suo spirito da leader, che ha animato gran parte delle ultime partite del cavalluccio.

Il colpo di testa

Ogni domenica domina i cieli di ogni stadio d’Italia. È uno degli ultimi della sua stirpe; il colpo di testa rappresenta senza dubbio il suo marchio di fabbrica. Una bestia bosniaca di 99 chili che anticipa ogni avversario ‘volando’ letteralmente in cerca della palla. Come si rifinisce in Serie A, ovvero, come si organizza un passaggio che porta al tiro? Le risposte a questa domanda possono essere molteplici, ma per la Salernitana il responso coincide spesso col passare la palla di testa al gigante buono in area di rigore. Non c’è avversario che tenga al suo tocco.

Come si sposta un uomo di due metri che pesa cento chili? Semplicemente non si sposta. Prende posizione e a quel punto può colpire di testa con una facilità inesistente per gli altri. Naturalmente, l’utilità di testa di Milan Djuric si esprime anche lontano dall’area di rigore. Il vantaggio della sua presenza è legato alla sua capacità di ingaggiare e vincere duelli aerei  a tutto campo. Un’arma offensiva, con i suoi assist e i suoi colpi di testa in area di rigore e un’arma difensiva, visto che la Salernitana può appoggiarsi su di lui per risalire il campo, o anche solo per sfuggire alla pressione offensiva che inevitabilmente tende a subire.


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