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Menichini: “Appena si sblocca, Milan Djuric sarà protagonista”

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Mister Leonardo Menichini ci racconta di Milan Djuric

Lo avevamo già ascoltato qualche settimana fa ma, nessuna occasione migliore arriva con la prossima gara della Salernitana. Mister Leonardo Menichini è uno che ha vissuto ambedue le piazze e soprattutto ha allenato l’attaccante granata Milan Djuric. Per tale motivo noi di SalernoSport24 lo abbiamo disturbato nuovamente, per ascoltare il suo pensiero sul momento “no” dell’attaccante bosniaco.

Grazie come sempre mister per la disponibilità. Parto con il chiederle dell’esperienza a Crotone. Di quella a Salerno, oramai, conosciamo tutto.

“Grazie a voi. La mia esperienza a Crotone parla di due stagioni altalenanti. Nella prima, 2010/2011, sono stato esonerato a favore di Corini ma sono poi stato richiamato per i pochi punti fatti dalla squadra sotto la guida del collega. Al mio rientro siamo riusciti a recuperare e sfiorare i play off, all’epoca solo le prime sei vi accedevano. In quei mesi trovai anche una squadra diversa. Ci furono vari cambi nel mercato di gennaio, ed infatti mi ritrovai in attacco Milan Djuric”.

Parliamo di Djuric. L’attaccante granata fino ad oggi non si è espresso al meglio. Avendolo allenato, quali sono le caratteristiche di gioco che lo aiutano nel rendimento?

“Vedendo le sue caratteristiche da prima punta cercai di metterlo nella condizione migliore per farlo rendere al meglio nel gioco di squadra. Lo schieramento che ne aumenta le caratteristiche è il 4-2-3-1, con lui prima punta, affiancato da una seconda punta e due ali. E fece bene nelle sedici gare disputate, mettendo a segno anche cinque reti”.

Ma Milan Djuric è solo gioco aereo o anche altro?

“E’ anche altro. Ricordo benissimo il gran gol con l’Empoli (grazie al quale si aggiudicò il Top Gol Serie bwin Awards ndr), una rovesciata di pregevole fattura; e non fu l’unica rete che ne dimostrò le abilità tecniche. Lui è un riferimento per la squadra, può alzare la palla e far salire la squadra, ma deve essere seguito e messo in condizione di non esser troppo distante dall’area affinché queste caratteristiche servano ad incidere”.

Questo suo momento “no” però lo ha fatto uscire dal campo domenica sommerso dai fischi. Potrebbe risentire della non fiducia dei tifosi?

“Sicuramente è solo un momento passeggero. È un ragazzo molto sensibile e sente la pressione che vi è su di lui, ma è anche un grande professionista che risente solo della momentanea astinenza da gol. Anche se il suo curriculum parla chiaro; più di sette reti a stagione non le ha mai fatte. Non voglio fare paragoni irriverenti ma, ad esempio, anche Ronaldo nella Juve ha avuto un attimo di difficoltà. Durante la mia carriera ne ho visti tanti di calciatori ed allenati tanti che dopo un momento di difficoltà, dovuto a varie componenti, si sono sbloccati ed hanno fatto grandi cose. Milan ha bisogno di un attaccante che giochi sotto di lui, che attacchi lo spazio e anche qualcuno che riesca a rifornirlo maggiormente in area. I fischi fanno male a tutti e anche se lui ha le spalle larghe ne risente come tutti. E’ un buon momento per la Salernitana e appena lui si sblocca andrà meglio per tutti. Sono sicuro che alla fine darà tante soddisfazioni ai tifosi.”.

Meglio in coppia con Bocalon o con Jallow?

“Può giocare bene sia con Bocalon che con Jallow, hanno caratteristiche diverse quindi creano differenti possibilità di manovra. Milan ricordiamoci però che fa un grosso lavoro sporco. Essendo molto fisico riesce a prendersi falli e quindi punizioni che possono servire nella creazione di un’azione decisiva”.

Crotone-Salernitana, che partita sarà? Quali differenze vi sono fra loro?

“Crotone-Salernitana sarà una bella partita. Ho visto la gara della Salernitana con il Perugia e vi è stato un grande risultato ed anche un’ottima prestazione. Il momento di entusiasmo ed euforia gioverà sicuramente allo spettacolo. Più si vince e più si è invogliati a fare meglio. Bisognerà mantenere le prime posizioni e nonostante la trasferta di Crotone non sia facilissima, la Salernitana potrà dire la sua continuando la scia positiva di risultati. La differenza fra Crotone e Salerno è questa: la pressione. In Calabria avevamo ad esempio sempre gli allenamenti aperti al pubblico e al massimo vi erano dieci pensionati. A Salerno sappiamo, invece, che si vive e parla solo di calcio e, come già ti ho detto in passato, può essere un’arma a doppio taglio. Molti calciatori con la pressione della prestazione e del risultato ne risentono ed il loro rendimento può non essere quello reale. Un po’ di tranquillità, meno fischi, e vedrete che Milan Djuric darà il meglio delle sue capacità per sé e per la squadra”.

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