L’avvocato Mario Valiante ha rilasciato un’intervista alla redazione de “L’ora di Cronache” nella quale ha parlato delle conseguenze del Coronavirus sul mondo del calcio. Il legale, per anni membro della procura federale della FIGC, ha anche analizzato cosa potrebbe accadere al di fuori del terreno di gioco.
L’avv. Mario Valiante: “Dagli stipendi alle classifiche, c’è tanto a cui pensare”
L’avvocato Mario Valiante ha espresso il suo parere sulle conseguenza che la pandemia, causata dal COVID-19, potrà avere sul mondo del calcio. Tramite le colonne de “L’ora di Cronache“, possiamo risalire al suo pensiero su ciò che potrebbe accadere.
Ecco un’estratto del pezzo contenente le parole del legale salernitano.
“Per quanto riguarda il recupero dei campionati c’è ancora da lavorare molto, bisogna però prendere decisioni ed in fretta. Alcuni tecnici, come Inzaghi del Benevento, sarebbero anche disposti a giocarli in estate e da dove si sono interrotti. Indire playoff o playout, o peggio, retrocessioni, quando la matematica avrebbe potuto dire dell’altro non credo sia corretto. Le Federazioni Internazionali hanno già deciso, la nostra, invece, naviga a vista. Chiesi a Gravina, presidente della FIGC, di affrontare l’emergenza Coronavirus già tempo addietro, ma è stata presa troppo alla leggera.
Non dimentichiamoci che il calcio è un business e rappresenta il 4% del PIL nazionale, il riscontro economico sarà disastroso con le acque calme. La soluzione adottata dalla Juventus, di decurtare lo stipendio, è degna di nota, ma inconcepibile dal punto di vista giuridico; che la società li donasse alla Protezione Civile o ad enti benefici. Sarà disastroso ripartire anche per le piccole società, molte di loro rischiano il fallimento.
Complimenti, invece, a Damiano Tommasi ed all’AIC, sono stati i primi a mettere la salute avanti tutto e tutti, paradossalmente sono stati anche i soli a preoccuparsi per molto tempo”.