Lazio e Salernitana, due tifoserie per una volta unite nella poca ‘simpatia’ per un uomo, Claudio Lotito. È un giorno storico per il calcio italiano, due squadre con la stessa proprietà (di fatto) si incontrano in Serie A.
Lotito tra Lazio e Salernitana
È la 12ªgiornata del campionato di calcio di Serie A, allo stadio “Olimpico” s’incontrano Lazio e Salernitana. Ma è una gara accompagnata da mille tensioni. Da una parte la situazione difficile di classifica dei granata, la dead line del 31 dicembre che si avvicina, i dissapori tra le due tifoserie – con un aggressione nelle ore precedenti al match. Dall’altra, soprattutto, la situazione ambigua che lega i due club: Lotito.
I cori dell’Olimpico
Circa 6mila i supporter granata presenti allo stadio capitolino. Tifosi che con grande coraggio, nonostante le tue le difficoltà oggettive, e la situazione infelice e di assoluta incertezza, sostengono la squadra dall’inizio alla fine. Eppure un coro unico unisce le due, quello avverso alla proprietà.
Se alla presidenza dei biancocelesti c’è Claudio Lotito, a Salerno si vive un’ansia quotidiana legata alla squadra granata. Al timone del club c’è Ugo Marchetti, il trust voluto proprio dall’imprenditore romano. I trustee hanno in mano il futuro della maglia granata tra i prof, incaricati alla vendita della società proprio da Lotito.
Un futuro, questo, instradato dal duo Lotito/Mazzaroma. Ai tempi della gestione Ventura, fu proprio Mezzaroma a profetizzare un derby in Serie A tra le due compagini, e in certo qual senso appare quanto meno particolare l’assenza proprio del cognato del presidente laziale.
Lazio-Salernitana mette in campo molto più dei tre punti in palio. Gli occhi della FIGC e di tutte le parti in causa del calcio professionistico sono su questa partita. Comunque andrà, rimarrà sempre un dubbio.
