Quali opportunità apre alle società di calcio il nuovo Protocollo d’intesa che disciplina il modello di gestione e fruizione degli stadi? A questa domanda e a tutte le fasi operative che ne conseguono ha provato a rispondere l’incontro organizzato oggi a Milano dalla Lega B e che ha visto confrontarsi i club della Serie B ConTe.it con il presidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto. Un documento, quello firmato lo scorso agosto da tutte le componenti del sistema calcio e dai ministeri dello Sport e degli Interni, che ha come obiettivo indicare modalità più snelle e quindi favorire l’accesso agli stadi da parte dei tifosi.
All’inizio dell’incontro il commissario straordinario della Lega B Mauro Balata ha ringraziato la presidente dell’Osservatorio ‘per questa opportunità di confronto e informazione che consente alle società di recepire le indicazioni del documento e fugare i dubbi che inevitabilmente si creano dopo un processo innovativo così importante’. Il direttore generale della Lega B Paolo Bedin ha parlato di ‘spartiacque che permette di entrare in una nuova fase, di inclusione, che permetterà di incentivare le politiche di intercettazione di nuovi target di tifosi e aiuterà gli appassionati ad accedere con maggiore facilità all’acquisto dei biglietti. Non pensiamo però che basti questo per riempire gli stadi, rimane una responsabilità di società e Amministrazioni pubbliche nel creare infrastrutture moderne e accoglienti’.
Presenti gli addetti alla sicurezza, i responsabili ticketing e gli Slo di venti società della B che hanno rivolto domande sull’operatività dei punti principali del Protocollo, che Daniela Stradiotto ha elencato in incipit del suo intervento, e che vanno nella direzione di una maggiore semplificazione, portando la Tessera del tifoso a mutare la sua originaria funzione, restituendo la libera vendita anche nel giorno della gara e concedendo la possibilità di introdurre negli stadi materiale come tamburi e megafoni.