La Salernitana torna a cadere in casa, stavolta soccombendo nel derby con la Juve Stabia. Le Vespe si impongono per ben 2-1 sui granata, nell’analisi del match riviviamo passo per passo la gara. La compagine allenata da Colantuono resta impelagata in piena zona retrocessione e dovrà correre ai ripari per un’involuzione di gioco preoccupante.
Doloroso KO nel derby per la Salernitana: l’analisi
I Granata non riescono demolire il muro della Juve Stabia e nemmeno a contenere le scorribande degli ospiti, ben disposti in campo e in un periodo di grande forma fisica. La sconfitta brucia ma nel complesso è meritata per la prestazione mediocre della Bersagliera. Ora la squadra di Colantuono è chiamata a fare bottino pieno col Brescia per risalire la china della classifica.
Colantuono tra conferme e novità
Mister Colantuono conferma il canovaccio tattico messo in opera a Modena: squadra in campo dal 1′ con il modulo 3-4-1-2, che diventa a cinque in fase difensiva. Rispetto a quella del Braglia sono diverse le modifiche alla formazione iniziale. Dinanzi al rientrante Sepe la difesa è composta dal trio Bronn, Ferrari e Jaroszynski, Stojanovic sulla corsia destra e Ghiglione su quella sinistra. In mediana Amatucci in cabina di regia, affiancato dal rientrante Maggiore, Soriano agisce a ridosse delle punte: Simy e Verde. La Juve Stabia allenata da Pagliuca adotta un elastico e pragmatico 4-4-2: Thiam tra i pali, Fortini e Mussolini sugli esterni, Adorante e Candellone compongono la coppia d’attacco.
Si gioca in uno stadio Arechi inizialmente semideserto per la protesta dei tifosi granata nei primi 15 minuti di gara, sono 10.761 gli spettatori ad assistere al match. Arbitra il sig Ghersini di Genova.
Doccia fredda in avvio, pari nel recupero
Juve Stabia spavalda fin nelle prime battute, Verde scalda le mani a Thiam al 6′, poi sugli sviluppi di corner perde palla e innesca la ripartenza ospite. Adorante castiga Sepe. Vespe avanti. Stabiesi disposti in campo con linee piuttosto serrate tra i reparti e pronti a ripartire, attaccanti che si interscambiano spesso la posizione. Gli ospiti agiscono di rimessa innescando la velocità delle punte e concedono il possesso palla prevalente alla Salernitana, che prova ad utilizzare le mezzali per penetrare nella retroguardia avversaria.
I granata provano ad imbastire qualche azione pericolosa, tentando con fatica di sviluppare i tecnicismi della propria organizzazione tattica ma non riescono a trovare il guizzo decisivo negli ultimi sedici metri. Ospiti ancora pericolosi con incursione dalla destra, Adorante spreca il raddoppio solo dinanzi a Sepe. La Salernitana fatica a fare filtro nella zona nevralgica del campo, tanti i palloni persi in fase di impostazione della manovra.
Alla mezzora Soriano fallisce da pochi passi il tap-in che varrebbe il pareggio. Jaroszynski chiude alla disperata su Adorante al 42esimo. Juve stabia sempre molto pericolosa in ripartenza. Ma la Salernitana trova in extremis lo spunto per riequilibrare le sorti dell’incontro: Simy innesca Amatucci nello spazio, l’ex Ternana rientra e batte a rete fulminando Thiam con la complicità di una deviazione. Si va al riposo sul punteggio di 1-1, che sta probabilmente più stretto agli ospiti.
Nella ripresa arriva il sorpasso delle Vespe
Le energie evaporano e la gara si conclude senza ulteriori sussulti sul punteggio di 1-2. Al novantesimo fischi e cori di disapprovazione del pubblico. I granata dopo una vittoria ed un pareggio valsi 4 punti non riescono a muovere la classifica restando ferma a quota 17 punti al quintultimo posto.
Bersagliera sempre nelle sabbie mobili della classifica
Prestazione nettamente sottotono per qualità e applicazione al cospetto di una Juve Stabia pimpante e dal gioco ben collaudato.
Le assenze di giocatori di qualità pesano certamente non poco sull’economia di gioco granata, il recupero di Reine-Adelaide ne è la conferma evidente. Il match ha mostrato inevitabilmente tutta le carenze di organico ed organizzazione di gioco della Salernitana, al di là di certi nomi in distinta. L’utilizzo di elementi di spessore tecnico consente di cambiare lo scenario contro avversari più abbordabili ma non senza idee e condizione psico-fisica.
Continua il tempo dei bilanci tecnici e le riflessioni in casa Salernitana. Un risultato positivo avrebbe consentito ai padroni di casa di allungare la striscia positiva e continuare ad attenuare l’aria mesta e di preoccupazione nell’ambiente della Bersagliera. Ora è tempo di valutare cosa non ha funzionato e correre ai ripari per tornare alla vittoria nel prossimo match casalingo col Brescia. La squadra deve continuare a dare il massimo nel pieno delle proprie potenzialità per mettere quanto più fieno in cascina fino a gennaio, dove il protagonista dovrà essere ancora l’operato del DS Petrachi. Le idee e le soluzioni di potenziamento del roster dovranno essere inevitabilmente chiare, così come chiara dovrà essere la posizione della proprietà, che continua a nascondersi dietro a immagini di inopportuni fantocci e a non programmare un futuro quantomeno più sereno per una piazza che vive da tempo di tribolazioni sportive.
Il tabellino del match
Salernitana (3-4-2-1): Sepe; Bronn, Ferrari, Jaroszynski (83′ Fusco); Ghiglione, Maggiore (63′ Hrustic), Amatucci, Stojanovic (83′ Velthuis); Verde, Soriano (75′ Tongya); Simy (75′ Włodarczyk). A disp.: Fiorillo, Corriere, Gentile, Velthuis, Ruggeri, Hrustic, Di Vico, Tongya, Sfait, Braaf, Kallon, Fusco, Włodarczyk. All.: S. Colantuono
Juve Stabia (3-4-2-1): Thiam, Ruggero, Varnier, Bellich; F. Mussolini, Buglio (83′ Meli), Leone (90′ Baldi), Fortini (71′ Rocchetti); Candellone (90′ Piscopo), Pierobon; Adorante (83′ Artistico). A disp.: Matosevic, Rocchetti, Ruggero, Baldi, Meli, Di Marco, Gerbo, Zuccon, Pierobon, Piovanello, Artistico. All.: G. Pagliuca
Marcatori: 7′ Adorante, 46′ Amatucci, 73′ Candellone
Angoli: 5-5
Ammoniti: 18′ Adorante, 38′ Bronn, 66′ Buglio
Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Assistenti: M. D’Ascanio (Sez. Ancona) e M. Emmanuele (Sez. Pisa) IV Ufficiale: Alessandro Silvestri (Sez. Roma 1)
VAR: Daniele Minelli (Sez. Varese)
AVAR: Luigi Nasca (Sez. Bari)