Coach Marcelo smentisce ogni critica portato Scafati Basket alla vittoria. Prestazione sontuosa della squadra gialloblù in terra sarda. Seguiamo la partita.
Sardegna conquistata dallo Scafati Basket
Sembrava uno Scafati in profonda crisi quella di due settimane fa, uscita sconfitta da una amichevole che aveva dimostrato tutti i limiti della rosa. Ma il risultato di oggi sembra aver cacciato via ogni ventaccio per Marcelo Nicola, mai così solido sulla panchina campana. Vincere contro una squadra del calibro della Dinamo sarebbe stato un risultato da dieci in pagella anche in un contesto di normale amministrazione, ma se anche in piena crisi – avvenuta in preseason – si è riusciti nell’impresa, allora forse il giudizio che giornali e tifosi stavano dando era ingiusto.
I primi dieci minuti di gioco sono di estremo equilibrio, con Gray e Stewart che cercano di coinvolgere Pinkins in un’ardua manovra offensiva. L’allungo arriva dopo qualche minuto grazie al subentrato Zanelli e a un Cinciarini in grande spolvero. Ma il grande allungo si ha nell’ultimo quarto, con un magistrale Stewart che ne infila tre da tre di fila e portando Scafati a +12 sui padroni di casa. La solidità del veterano Pinkins tiene solida la difesa di Scafati e le forze dalla panchina fanno il resto: Dinamo Sassari perde in casa 86-97.
Statistiche
Dati alla mano, Scafati è impressionante sui tre punti: 61.9% di precisione, ovveor 13 canestri riusciti su 21. Dall’altra parte, la precisione è nettamente calante: 27,6%, ovvero 8 canestri su 29 tentativi. La potenza e la precisione di Sorokas gli convalidano l’MVP della serata.
Le parole di Marcelo Nicola
Nel post partita Marcelo Nicola: «Penso che abbiamo fatto una partita solida, nonostante le difficoltà. Eravamo con una rosa molto corta perché c’erano ragazzi che stavano recuperando dagli infortuni, ma hanno stretto i denti e hanno lottato. Siamo ancora in difficoltà e possiamo crescere come squadra. Abbiamo avuto difficoltà nel terzo quarto, ma siamo stati bravi mentalmente a non mollare e recuperare rimettendoci in carreggiata»