Le feste continuano per gli amanti della pallacanestro italiana perché si è appena conclusa la 14ª giornata di LBA. Analizziamo la giornata con un occhio ai big matches e a quanto è avvenuto a Scafati.
Un commento della 14ª di LBA
“Memento mori” è un motto latino tornato in auge con la commedia Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e significa “ricordati che devi morire”. Questo motto si addisce perfettamente a chi, come me, ieri ha sofferto l’alta intensità dei match in programma.
Come potrete notare dai risultati in sopravisione, ci sono state varie sorprese. La prima è certamente tutta partenopea: Napoli torna a vincere e lo fa contro un’avversaria di tutto rispetto come Derthona. Ma le sorprese non finiscono qui: anche Cremona esce trionfante contro la capilista Trentino in un match che avrebbe dovuto essere, sulla carta, una facile vittoria per i bianconeri. Risultato fuori dalle aspettative anche per la Reyer Venezia, che riesce a strappare due punti fondamentali contro Trapani. Dunque le sfide che avrebbero dovuto permettere a qualche squadra di allungare le distanze in classifica presentano tre sconfitte per le tre favorite Ad approfittarne sono Bologna e Milano, come sempre.
La questione Scafati
Un piccolo paragrafo su Scafati è obbligatorio visto quanto successo ieri sera al PalaMangano. Della partita, da un punto di vista tecnico, possiamo dire poco e nulla: Scafati e Trieste si sono affrontate apertamente in un testa a testa che ha reso felice il pubblico, nonostante la squadra gialloblù presenti ancora troppe crepe che Pilot fa fatica a sistemare. A complicare la partita persa da Scafati è la questione arbitrale: troppe decisioni sono state prese in maniera erronea e questo, secondo il patron Longobardi, è un atto recidivo durante la stagione.
In sala stampa il patron Longobardi si presenta così: «Il basket è uno sport in cui le scelte arbitrali incidono eccessivamente sull’andamento delle partite. Non ci siamo lamentati dopo la sconfitta a Napoli per le decisioni di Mazzoni e Noci – anche se il designatore mi ha dato ragione – ma adesso basta! Noi spendiamo i soldi ed esigiamo rispetto dalla classe arbitrale! Una partita punto a punto non può essere decisa da scelte a mio giudizio incredibili. Penso a quanto è successo nell’overtime: un fallo di sfondamento fischiato da Sahin (in favore di Stewart, ndr), ma invertito da Gonella, con il possesso assegnato a Trieste».
Quali saranno le conseguenze a questo sfogo e quale saranno le mosse di Longobardi? Sicuramente questo avvenimento smuoverà delle acque e noi saremo qui a riportare tutto, parola per parola.