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Lazio-Salernitana: le pagelle dei granata

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È appena terminata LazioSalernitana, gara valida per la dodicesima giornata di Serie A. Di seguito, pagelle e riassunto della partita.

Lazio-Salernitana: riassunto della gara

Lazio e Salernitana si affrontano all’Olimpico non nel meglio delle loro possibilità: per i biancocelesti pesano le assenze di Immobile e Patric, mentre parte dalla panchina Milinkovic-Savic; per i granata, invece, indisponibile Maggiore e Bohinen in panca con Dia.

Primo tempo piuttosto vivace da parte della Salernitana, anche se ha dovuto alzare bandiera bianca Gyömbér, sostituito dopo 8′ da Bronn per infortunio. Si teme che il 2022 del difensore slovacco sia finito qui. Ad ogni modo, gli uomini di Nicola hanno tenuto bene il campo, rischiando in un paio di occasioni con il destro a giro di Zaccagni terminato di poco alto e il gol annullato per fuorigioco a Felipe Anderson. Non che la Salernitana sia rimasta inerme, visto che Candreva ha sfiorato il gol dell’ex con un diagonale che ha fatto sudare freddo Provedel. Al 38′, Vecino ruba palla a Bonazzoli e innesca lo scatto di Pedro, il cui diagonale lambisce il palo alla destra di Sepe. Le prove per il gol la Lazio le terminerà al 41′ con Zaccagni, abile nel battere Sepe in uscita sull’assist delizioso di Luis Alberto.

Andati all’intervallo sul punteggio di 1-0 per i biancocelesti, il leit-motiv della partita continua ad essere lo stesso: la Lazio attacca e gestisce il possesso del pallone e la Salernitana che regge all’urto come può. I biancocelesti hanno avuto un’occasione colossale per raddoppiare le marcature in avvio di ripresa con Vecino ben innescato da una sponda di Felipe Anderson, ma Sepe toglie le castagne dal fuoco con un grande intervento da posizione ravvicinata.

Al 51′, però, arriva il colpo a sorpresa dei granata: lancio di Mazzocchi in profondità, aggancio e pallonetto deliziosi di Candreva che valgono l’1-1. Secondo gol in campionato per il numero 87 della Salernitana e imbattibilità conclusa dopo sei clean sheets consecutivi per Provedel. Gli uomini di Nicola vanno in fiducia e, al 62′, sfiorano addirittura il gol del sorpasso con Coulibaly con un destro a giro dal limite dell’area ben respinto da Provedel.

Sarri si gioca la carta Milinkovic-Savic al posto di Luis Alberto, con Nicola che risponde con Dia al posto di Bonazzoli. L’ingresso in campo del serbo ringalluzzisce la Lazio, che va vicina al nuovo vantaggio ancora con Zaccagni, ma Sepe respinge la minaccia in maniera efficace. La Salernitana non arretra di un passo e, al 68′, è Fazio a firmare il sorpasso a sorpresa risolvendo un’azione insistita in area di rigore laziale. A questo punto, la Lazio inizia a premere verso la porta di Sepe, ma gli attacchi sono confusi e condizionati dalla frenesia. Al 75′, la Salernitana riesce addirittura a portarsi sul 3-1: Piątek recupera palla sulla trequarti, Coulibaly lancia nello spazio a sinistra Bradaric che, con un cross basso teso, serve a Dia un pallone d’oro che il senegalese non può sbagliare. Nel finale, i granata sfiorano addirittura il quarto gol con Vilhena per due volte.

Finisce così: un 3-1 tanto insperato quanto magico per la Salernitana e primo successo storico dei granata all’Olimpico contro la Lazio.

Le pagelle dei granata: Candreva il migliore, Dia superbo.

Sepe – Sul gol di Zaccagni, sembrava potesse fare meglio in uscita: la palla gli passa sotto le gambe. Si riscatta con un grande intervento su Vecino in avvio di ripresa. 6.

Gyömbér – La sua partita finisce dopo 8′ a causa di un infortunio muscolare mentre rincorreva Zaccagni. Il 2022 dello slovacco può praticamente dirsi concluso. s.v. Dall’8′ Bronn – Entrato praticamente a freddo, ha dovuto sbrogliare diverse matasse dal suo ingresso in campo. Ha la colpa, però, di essersi perso Zaccagni nell’azione del gol del vantaggio laziale. 6.

Daniliuc – Quando preso in velocità dal trio d’attacco tascabile di Sarri, fa una fatica tremenda a mantenere il loro passo. Sa il fatto suo sui palloni alti, formando insieme a Fazio e Bronn un muro insormontabile. 6,5.

Fazio – Nonostante le difficoltà che comportano gestire un attaccante sgusciante come Pedro, il Comandante se la cava di mestiere mettendoci il fisico per fermare le scorribande del suo ex compagno di squadra ai tempi della Roma. Nella ripresa, è lui a metterci il piattone sull’insperato sorpasso granata. 7.

Mazzocchi – Ritornato alle origini come quinto di destra, tenta qualche sortita delle sue, ma il raddoppio delle marcature su di lui è costante. Nella ripresa, ispira il pareggio di Candreva con un lancio col contagiri e in contropiede diventa l’arma in più dei granata. 6,5.

Candreva – Schierato mezzala, tenta il colpo a sorpresa dinanzi al suo vecchio pubblico sfiorando il vantaggio con un diagonale velenoso. In avvio di ripresa, da buon ex, trova il gol del pareggio con un pallonetto delizioso al seguito di un controllo volante stratosferico. Il migliore in campo per distacco dei suoi. 7,5.

Radovanovic – Completamente avulso dalla manovra d’attacco dei suoi compagni, in fase di non possesso fa la parte del torello al centro senza riuscire a vedere palla. Con un eccesso di generosità, stava aprendo a Vecino le porte del pareggio. Per sua fortuna, l’uruguaiano spreca malamente. 5,5.

Coulibaly – Corre, rincorre, graffia, morde, ma non con la stessa efficacia di sempre. Il Sarri-ball, per giocatori di grande corsa e dinamismo come il maliano, è difficile da contrastare. Nella ripresa cresce insieme al resto della squadra, sfiora anche il gol e partecipa all’azione del terzo gol di Dia. 6,5. Dall’82’ Bohinen – Entra bene in campo, facendosi notare soprattutto in fase di interdizione. 6.

Bradaric – Partita propositiva del laterale croato, ma non riesce quasi mai a fare la giocata giusta, cincischiando parecchio al momento del dunque. Tranne quando serve il prezioso assist per Dia che vale il 3-1. 6,5. Dall’83’ Vilhena – Sfiora due volte il gol dal suo ingresso in campo. Bravo Provedel a negargli in entrambe le occasioni la gioia del gol. 6.

Bonazzoli – Partita difficile la sua, condizionata dal pressing asfissiante dei centrocampisti e dalla marcatura alta dei difensori della Lazio. Nella ripresa cerca di farsi vedere di più in fase di costruzione, ma non riuscirà mai ad avere l’occasione per segnare. 5,5. Dal 63′ Dia – Entra e, alla prima occasione buona, timbra il cartellino ribadendo in gol l’assist prezioso di Bradaric dalla sinistra. Anche se non al meglio, resta comunque lui il leader dell’attacco granata. 7.

Piątek – Qualche scatto o inserimento potevano essere sfruttati meglio dai compagni, ma le difficoltà incontrate nell’andare al tiro sono palesi. Ha avuto il merito di avviare con un grande recupero sulla trequarti l’azione del 3-1. 6. Dall’83’ Botheim – Tiene alta la squadra nel momento del bisogno senza strafare. 6.

Nicola – Nel primo tempo si era già vista una Salernitana propositiva e coraggiosa, nonostante le difficoltà iniziali nel contrastare il palleggio degli avversari. Nel secondo tempo, la squadra rientra in campo con più coraggio e lui azzecca tutti i cambi. Una gara che ricorderà a lungo. 8.

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