Dopo mesi di tira e molla, le strade di Boulaye Dia e della Salernitana si sono divise con il passaggio alla Lazio. Il calciatore potrebbe già andare in panchina per la prima di campionato. Oggi ci sarà la firma che verrà poi depositata domani.
Dia alla Lazio per 2 mln di motivi
Il numero 10 granata è in uscita da tempo, e oggi è finalmente a Formello. La firma avverrà proprio tra le mura del centro sportivo “Lazio Training Center” così come le visite mediche, probabilmente domani considerando il giorno di festa. E, appena dopo le visite mediche di rito, verrà depositato il contratto. Dia si legherà ai Capitolini per i prossimi quattro anni con un contratto di due milioni di euro che con i bonus supererà ampiamente quello percepito alla Salernitana.
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Sono 12 i milioni sul piatto, un accordo pieno di rimpianti per la dirigenza granata che poco più di un anno fa sapevano di avere tra le mani un tesoretto. Dopo la ‘formalità’ del riscatto dal Villarreal e i 16 gol in campionato, terzo dietro solo a Osimhen e Lautaro, ci si aspettava un incasso ben più alto. Ora ritroverà Tchaouna, altro ex granata nel 4-2-3-1 di Baroni e dove si contenderà la maglia da titolare con Castellanos, attaccante più adatto al 4-3-3.
Ultimi giorni di paura
Aveva esultato, in faccia al suo ex popolo, lunedì sera allo stadio “Arechi”. Venti volte lo aveva fatto esultare, e le ultime quattro con un po’ più di amaro in bocca. Troppo spesso, nel corso dell’ultimo campionato, i suoi atteggiamenti erano apparsi ai più fuori dai canoni del professionista. La tentata fuga di agosto dello scorso anno, i ‘malanni’ in Nazionale, Inzaghi che lo attendeva a vuoto come una fidanzato davanti al portone di casa, fino al niet di Udine salvo poi negare sulle colonne de L’Equipe, con intervista non autorizzata.
Lunedì una doppietta, decisiva e poi il gol dal dischetto nella lotteria dei rigori. Due gol amari, segnati tra la rabbia e la delusione, in faccia ai tifosi che non gliene hanno perdonata una, apice di una serie di errori non solo suoi, che hanno determinato la retrocessione dalla A. L’ultima goccia che ha poi fatto traboccare il vaso è stato quell’inseguimento alla sua auto da parte di alcuni ‘imbecilli’, perché diversamente è impossibile chiamarli. Oggi Boulaye Dia lascia la Salernitana, con un’esultanza viva da più parti.