La Salernitana batte anche il Venezia e vola in zona salvezza per la prima volta dopo oltre tre mesi. Partita sofferta, vinta grazie alla volontà ed al cuore lanciato oltre l’ostacolo. Veneti senza nulla da perdere a Salerno, Bersagliera costretta a vincere per alimentare ulteriormente le speranze salvezza. E alla fine, dinanzi al pubblico delle grandi occasioni, vittoria è stata. La stanchezza per gli impegni molto ravvicinati, ricevuti come ultimo regalo da una Lega A semplicemente vergognosa, non ha di certo aiutato Djuric e compagni. Tuttavia, chi persegue un obiettivo è crede nei propri mezzi, nella maggior parte dei casi riesce a tagliare il traguardo da vincente. L’acuto del subentrato Verdi scaccia via ansie e paure e lancia i granata verso il porto sicuro.
La favola della Salernitana continua: le cose mutano in tempi rapidi, si è passati da un’esclusione rischiata a dicembre, ad un sogno salvezza che può trasformarsi in realtà. Giornalai e addetti ai lavori restano ora muti al cospetto di quella che già così rappresenta un’impresa sportiva ed umana. Solo i granata possono ora buttar via la permanenza in serie A.
La tifoseria ha sempre sostenuto la squadra, ci ha sempre creduto, la nuova società ha iniettato linfa vitale ed entusiasmo, grazie soprattutto all’esperienza di Sabatini e ad una guida talentosa e motivatrice come Davide Nicola.
La Salernitana ha conquistato 4 vittorie ed un pareggio nelle ultime 5 partite, rientrando nel novero delle big europee del momento per questi numeri. Destino ora nelle proprie mani.
Domenica con il Cagliari all’Arechi si gioca il match crocevia con il tutto esaurito di spettatori. Sardi con l’acqua alla gola, granata pronti alla battaglia, quella che potrebbe essere decisiva per il presente ed il futuro.
A prescindere dal finale, la nave Salernitana sta venendo fuori da mesi di tempesta e adesso si scorge finalmente la terra ferma. Bisogna compiere le ultime vogate per entrare nel porto. Una storia degna dei migliori film d’avventura, tutta targata Salerno ed a tinte granata.
