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La Salernitana ipnotizza il Diavolo e continua a sperare

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Partita intensa e spettacolare quella tra Salernitana e Milan, andata in scena ieri sera in uno stadio Arechi tutto esaurito.

Il pareggio finale racconta una gara che addirittura lascia un pizzico di amato in bocca si padroni di casa al cospetto della capolista.

I rossoneri partono forte e vanno subito in vantaggio per uno svarione difensivo granata, Messias riesce ad uccellare Ranieri e trafigge Sepe. L’avvio horror lascia presagire un epilogo disastroso per il Cavalluccio, sulla scia di tante altre prestazioni. Ed invece la Salernitana ha il pregio di non disunirsi e di reagire allo svantaggio. Guidata da un allenatore energico, tenace, volitivo, motivatore la truppa granata aggredisce l’avversario mantenendosi in pressione alta, senza timore reverenziale.

Un geniale Ribery fornisce qualità alla manovra, Mazzocchi la spinta, Djuric la fisicità, Bonazzoli la finalizzazione spettacolare. La Bersagliera pareggia e spaventa il Milan.

Mister Nicola è un continuo fiume in piena. Non resta mai seduto in panchina, anzi a volte entra in campo per incitare i suoi e dare indicazioni.

La squadra gioca con personalità, con una nuova mentalità già acquisita in nemmeno una settimana.

L’apoteosi arriva vicina nel secondo tempo: la Salernitana ci crede e trova addirittura il vantaggio, sempre sull’asse Bonazzoli-Mazzocchi-Djuric: la zuccata dell’ariete bosniaco, incuneatosi tra le maglie della difesa rossonera, non lascia scampo all’incerto Maignan. Popolo granata in delirio.

Ma la gioia dura appena cinque giri di lancette poiché un tiro velenoso da fuori area di Rebic fulmina un immobile Sepe e fissa il punteggio sul 2-2 finale. Un’ottima prestazione per la Salernitana al cospetto di una compagine corazzata, un punto prezioso in classifica e una forte iniezione sul piano del morale e della convinzione. La possibilità di recuperare il match interno col Venezia, come stabilito dal giudice sportivo nelle ultime ore, contribuisce ad alimentare le speranze di risalita della Nicola’s band.

La squadra ha messo in campo tutto ciò che serve per la rincorsa convinta: coraggio, idee e organizzazione tattica. Lo spirito è quello giusto, la strada imboccata lascia almeno accesa la fiammella della speranza, quella di crederci e non più sfigurare.

Come dice il già ribattezzato mister “Coraggio”: non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale. Salerno ci crede.

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