Continua a tenere banco il caso plusvalenze che ha travolto la Juventus, poi penalizzata di 15 punti in classifica. Pochi giorni dopo l’invio della “prima carta segreta” del 14 aprile 2021, che non citava la società bianconera, arriva anche la “seconda carta Covisoc”.
Juventus, anche “seconda carta Covisoc” non nomina il club
Gli avvocati dei bianconeri, i legali del DS Cherubini e dell’ex DG Fabio Paratici, avevano chiesto nei giorni scorsi anche la cosiddetta “seconda carta segreta” (datata 31 marzo 2021) degli aggiornamenti tra Covisoc e Procura Federale. Il documento è stato inviato, e ciò accade a pochi giorni dall’invio della “prima carta segreta”. In entrambi i file la Juventus non viene mai nominata.
Questo, se dovesse essere verificato dai legali, potrebbe innanzitutto anticipare l’inizio delle indagini, per poi portare all’invalidamento del processo e della sentenza per un vizio di forma legato ai tempi. Ma di cosa parla questa seconda carta? Si esorta a monitorare con maggiore attenzione le operazioni effettuate dalle società.
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Si nota come “il trading dei calciatori pur avendo garantito copiose plusvalenze abbia generato pochissima liquidità, e come tale fenomeno renda difficile apprezzare la reale corrispondenza fra i prezzi convenuti per le singole operazioni ed il reale valore di mercato degli atleti“. La Covisoc chiede un parere alla Procura, per iniziare ad organizzarsi in modo da arginare il fenomeno che ha coinvolto – e coinvolge – più società.
