Sabato la Salernitana tornerà a Castellammare di Stabia per affrontare la Juve Stabia. Sulla panchina avversaria un uomo che quando indossava gli scarpini vedeva spesso la porta, pur giovando a centrocampo. Stiamo parlando di Fabio Caserta, da tre anni al timone della rosa delle vespe.
L’allenatore avversario è Fabio Caserta
Calabrese di nascita, ma stabiese d’adozione. Questa l’analisi finale di quel che è oggi Fabio Caserta per i gialloblù. L’ex centrocampista di Catania e Palermo, ha scritto tra questi due club una bella pagina della sua carriera in Serie A. Poi, dopo Lecce, Cesena e Atalanta, decise di farsi un giro verso Castellammare di Stabia e lì mise radici. Qui 4 anni, dalla B alla terza serie, indossando anche la fascia da capitano con l’attuale trainer del Cosenza, Piero Braglia, in panchina.
Dal campo alla panchina
Con la maglia dei gialloblù scende in campo in 101 partite, mettendo insieme anche 14 gol. Poi fine. Chiude la carriera quando la dirigenza delle vespe gli propone la panchina al fianco di Gaetano Fontana. Neanche un anno ed è già allenatore in Iª. Al suo fianco c’è Ciro Ferrara, vecchia conoscenza dei granata. L’inizio è ottimo. Subito un 4° posto, poi la promozione diretta in Serie B. L’inizio con il torneo cadetto non è dei migliori, soprattutto per quella che è era stata riconosciuta come una delle difese meno perforate d’Europa nel campionato precedente. Ma la Caserta’s band tiene il passo, e scale posizioni dopo l’avvio shock con la prima vittoria alla 7ª giornata sul campo del Trapani.
Il modulo di Fabio Caserta
Caserta presenta il suo modulo base sul 4-3-3, salvo il cambio in corsa al 3-5-2. Sia nell’una che nell’altra fase, la squadra opera un pressing continuo sul portatore di palla avversario. Squadra quadrata, abile nel chiudere gli spazi e ripartire in velocità. In fase di possesso palla copre il centrocampo con quattro uomini e attacca con tre, ma anche le ali del centrocampo partecipano all’azione d’attacco. In fase di non possesso la linea difensiva passa a quattro con un libero davanti. Centrocampo a quattro ed un’unica punta avanti. Sui calci d’angolo la Juve Stabia porta 6 giocatori nell’area di rigore avversaria; in quelle a sfavore sono 8 i calciatori normalmente utilizzati nel contrasto aereo con gli avversari.