venerdì 29 03 24
spot_img
HomeEsclusiveJadid, doppio ex di Salernitana-Brescia: "Salerno piazza che dà stimoli"
spot_img

Jadid, doppio ex di Salernitana-Brescia: “Salerno piazza che dà stimoli”

spot_imgspot_img

Abderrazzak Jadid è il doppio ex di Salernitana e Brescia. Centrocampista di origini marocchine e con una carriera, purtroppo, compromessa da tanti infortuni.

Salernitana-Brescia: il doppio ex Abderrazzak Jadid

L’inizio di una carriera importante e promettente, purtroppo, frenata dai problemi fisici. Il suo secondo anno con le Rondinelle lo vedo costretto a restare fermo per tutta la stagione per causa di una ciste. Negli anni a seguire il Brescia, che detiene sempre il suo cartellino, lo manda in prestito a Pisa, Pescara e Bari dove rescinde il contratto con i lombardi per accasarsi alla Salernitana.

A Salerno, come lui stesso ci confida, nonostante l’annata negativa dei granata, per lui fu una stagione importante dove riuscì a rimettersi in gioco e a rilanciarsi nel calcio che conta.

Che ricordo ha dell’esperienza con la Salernitana?

«Una bellissima esperienza. Venivo da un periodo non facile a Brescia; avendo giocato nel Bari ed essendomi trovato benissimo, il pensiero di riabbracciare una piazza simile mi stimolava. Arrivò la Salernitana e non ci pensai due volte, nonostante la classifica. La curva era il dodicesimo uomo in campo. La passione che si respirava ti faceva sentire davvero orgoglioso di vestire la maglia granata».

Purtroppo la stagione si concluse con la retrocessione, ma nonostante tutto lei non demeritò…

«Purtroppo l’annata non fu delle migliori, ma personalmente mi aiutò molto. A Salerno sono riuscii a rilanciarmi nel calcio che conta, individualmente parlando fu una stagione positiva. L’anno dopo firmai con il Parma, che mi mandò a fare esperienza in Belgio».

In Belgio, anche se per pochi giorni, ha condiviso l’esperienza con il tecnico salernitano Eziolino Capuano…

«Capuano venne preso dal direttore Imborgia, che in quegli anni era all’Eupen. Effettivamente, una figura come Capuano già è difficile relazionarlo in Italia, infatti, noi calciatori fin da subito, vuoi per cultura, vuoi per difficoltà legate alla lingua ci accorgemmo che non era idoneo alla situazione. Quindi Imborgia convocò me ed altri senatori della squadra chiedendoci un parere: con tutto il rispetto per il mister, dicemmo chiaramente che aveva sbagliato, infatti, dopo pochi giorni venne esonerato dall’incarico».

Attualmente Jadid di cosa si occupa e che progetti ha per il futuro?

«Sto facendo degli aggiornamenti per il patentino di allenatore UEFA, in attesa che la situazione COVID-19 migliori, e di poter tornare a frequentare le aule di Coverciano. Nel frattempo porto avanti le mie attività personali, ho anche in progetto di creare delle accademie individuali per ragazzi in collaborazione con alcune società».

Quali sono gli allenatori che ti hanno insegnato di più?

«Ho avuto diversi allenatori da cui ho imparato tanto, che mi hanno trasmetto cose importanti riguardo al mestiere, ti cito alcuni nomi, che ho avuto la fortuna di incrociare nella mia carriera, come Conte, Sarri, Giampaolo, Mazzone e Cosmi.

A Brescia è stato anche compagno di squadra di Roberto Baggio…

«Ho avuto l’onore di giocare con lui per due anni a Brescia. Oltre Roberto ho avuto un altro grandissimo compagno di squadra, un campione come Josep Guardiola. In campo era molto semplice, lineare, ma quando negli spogliatoi iniziava a parlare di tattica l’avrei ascoltato per ore e ore».

Un suo giudizio attuale sulla Salernitana?

«La Salernitana in questo momento è leggermente in vantaggio. Ha fatto dodici vittorie e altrettanti pareggi, ha una media importante, la classifica parla chiaro e si sta giocando la promozione. Ha un opportunità importante il Lecce va a Frosinone, e sicuramente non sarà semplice per i salentini la partita dello “Stirpe”; la Salernitana ha un impegno sulla carta più semplice, giocando tra le mura amiche, e un risultato positivo contro il Brescia la vedrebbe fare un bel passo in avanti».

Anche se ultimamente sembra non riuscire più a vincere, pareggiando troppo spesso…

«Quando pareggi, è sempre meglio che perdere. Il pareggio è pur sempre un punto, e quando hai una buona classifica ti basta una vittoria per dar valore a quel punticino, quindi al momento non la vedo una cosa così negativa».

Un tuo pronostico per la gara di domenica sera?

«Ho nel cuore entrambe le società, credo che si risolverà in un pareggio».


Ti potrebbe anche interessare:

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari