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Intervista esclusiva al doppio ex Daniele Pasa: “A Salerno è stata l’esperienza più bella”

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In occasione della partita Salernitana-Udinese, abbiamo avuto il piacere di intervistare  Daniele Pasa, ex centrocampista di entrambe le squadre. Daniele è stato un abile fantasista e vanta nel suo curriculum calcistico, anche la carriera di allenatore.

La carriera di Daniele Pasa

Daniele Pasa nasce a Montebelluna il 2 aprile 1965. Il suo debutto tra i professionisti arriva nel Montebelluna, la squadra della città che gli ha dato i natali, fino a quando nel 1984 ha iniziato a giocare in Serie A. Ha militato per tre anni nella squadra friulana, vestendo la maglia dell’Udinese. Successivamente è andato a giocare nel Parma, nel Padova, nella Salernitana, nel Treviso e in altre squadre.

Per quanto riguarda la carriera di allenatore, è iniziata nel 2005 al Belluno, fino al 2007. Successivamente ha allenato il Montebelluna ed è stato allenatore in seconda, nella Triestina. Ha allenato anche il Treviso.

Pasa: “Ho ancora degli amici a Salerno”

Ci potresti raccontare com’è iniziata la tua avventura calcistica?

«Io abito nella frazione di Montebelluna ed un mio carissimo amico, all’età di 8 anni, mi aveva invitato a fare un allenamento. Ho partecipato a questo primo allenamento e mi hanno preso a Montebelluna, che è un settore giovanile da sempre molto molto forte. Il primo anno ero troppo piccolo per giocare, non ero neanche esordiente. Mi sono allenato un anno con loro a Montebelluna e l’anno dopo, ho iniziato a fare tutta la trafila delle giovanili in quel di Montebelluna. Sono arrivato così in prima squadra. Ho fatto l’esordio, sono andato in C2 e poi ho ricevuto la chiamata dell’Udinese».

Che ricordi ti porti dell’esperienza con la maglia della Salernitana?

«È stata l’esperienza più bella che ho avuto da calciatore, non tanto per il risultato perché siamo retrocessi allo spareggio, però dal punto di vista della tifoseria, di come mi sono trovato. Ho ancora degli amici a Salerno e posso dire che è stata l’esperienza più bella della mia carriera calcistica».

Hai segnato uno dei tuoi gol più belli contro il Piacenza, stagione 88/89. Ci racconteresti che emozione prova un fantasista come te a segnare?

«Quell’anno è stato un anno fantastico. Io ero arrivato a Salerno e ho aspettato, come un giocatore che doveva dimostrare qualcosa tutta la prima partita di campionato di serie B.  Da lì, è esploso un amore che poi è continuato per tutti gli anni della mia permanenza a Salerno».

Sabato si sfideranno Salernitana e Udinese, ci potresti dare un pronostico?

«Credo che possa diventare una festa, visto che la Salernitana è salva e quindi mi auguro che l’Arechi sarà pieno come sempre e che sia una bella partita, che diventi soprattutto una festa. Non ci sono grossi obiettivi in palio e quindi spero che sia una partita in cui ci sarà qualche gol».

Hai esordito in Serie A, giocando contro Maradona. Com’era El Pibe de oro in campo?

«Non ho solo avuto la fortuna di giocare contro Maradona, ma ho avuto al mio fianco anche Zico. È stata una partita storica, perché  ho esordito come  titolare ma soprattutto perché  Maradona ha fatto doppietta. Ha fatto un gol su punizione ed un altro, esattamente uguale a quello che fece ai Mondiali all’Inghilterra. È un ricordo che porto nel cuore ed è stato un esordio bellissimo e perfetto».

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