L’indice di liquidità è un parametro richiesto dalla FIGC per l’iscrizione in Serie A, e la sua scadenza era fissata per il 31 maggio. La Lazio è l’ultima a presentare la documentazione.
Indice di liquidità, Lazio in extremis
Ha fatto tremare la Serie A la notizia che riguardava la Lazio, ieri sera. A due ore e mezza dal gong per presentare il primo ed importante tassello per l’iscrizione al massimo campionato, mancava la documentazione proprio dei capitolini. Erano circa le 21:30, infatti, quando si era diffusa la notizia ventilata dall’ANSA. Ciò riguardava la mancata consegna del rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine, calcolato sulla base della situazione patrimoniale al 31 marzo 2022.
Ci sono volute oltre due ore, arrivando, quindi, ad un quarto d’ora dal termine fissato dalla FIGC, affinché pervenisse la documentazione. Poco prima della mezzanotte, infatti, risultava che tutti i club avessero fornito depositato la documentazione.
Ora la CoViSoC (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) controllerà ogni singola documentazione pervenuta e chi non avrà una situazione idonea, avrà tempo fino al 22 giugno per riequilibrare l’indice di liquidità.
Ecco cos’è
La FIGC ha stabilito che l’indice di liquidità con parametri nella norma è condizione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato. È il rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine, ovvero un rapporto tra passivi e attivi che deve rientrare all’interno di un determinato range per permettere alle società di poter operare sul mercato. Si legge in “Norme organizzative interne della FIGC”: l’indicatore di liquidità (AC/PC), utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è calcolato attraverso il rapporto AC/PC tra le Attività Correnti (AC) e le Passività Correnti (PC).
