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Il Napoli scippa il derby nel recupero: analisi della partita

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I partenopei sono abili manipolatori, specialmente nell’appropriazione indebita. Anche stavolta il mestiere e la storia contano e pesano ai fini dei tre punti nel derby dell’ex San Paolo. Arbitri e VAR sono indegnamente complici dei furti perpetrati sul campo.

La Salernitana, in emergenza senza sette calciatori, con alternative contate e non all’altezza del compito, lotta ma non basta. Inzaghi propone un 3-4-2-1 molto flessibile, dispone molto bene gli uomini in campo a fronte del collaudato 4-3-3 dei padroni di casa.

Partita dai ritmi blandi, il Napoli opera un possesso palla sterile principalmente su linee orizzontali. Granata compatti e schierati con i reparti stretti. Candreva alla mezz’ora dipinge una traiettoria in stile Pinturicchio e zittisce lo stadio. Gli azzurri non riescono a reagire e ad alzare il ritmo, non trovano spiragli.

Poi entrano in gioco le decisioni della giacchetta nera e del VAR, che applica in maniera restrittiva  il regolamento. Il tocco di Fazio su Simeone, sebbene con palla diretta in curva, è ritenuto da penalty, a differenza della strattonata di Rrahmani su Simy. Pari e patta al 47’, si va al riposo.

Nella ripresa Mazzarri accentra maggiormente Kvaratskhelia, che offre un paio di spunti a inizio ripresa. La Salernitana non soffre oltremodo, controlla abbastanza agevolmente il match, indirizzato sul pareggio. Il Napoli prova a prendere campo, la Bersagliera si schiera con il 5-3-2, concedendo più ampiezza nella manovra. Si lotta su ogni pallone, con garra e coraggio.

Gollini toglie due palle a Simy sotto la porta, Kvara è pericoloso nel finale, Ochoa respinge da campione.

Nelle battute finali da una palla in mischia, Fazio e Ochoa si scontrano, Demme rifila una gomitata a Tchouna ma il direttore di gara Marinelli non vede nulla (ma ammonisce inspiegabilmente il diffidato mister Inzaghi). Nella carambola Rrahmani trova il gol al 96’, complice una stecca clamorosa di Ikwemesi.

Il VAR, dove siedono Di Bello e Chiffi, stavolta tace e concede la vittoria e i tre punti ai degni eredi di Pulcinella. Il Maradona esulta come una vittoria in Champions League, la Salernitana beffata si lecca le ferite e rinvia ancora l’appuntamento con l’accumulo di punti in cascina per la salvezza.

Il tabellino del match

Napoli: Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Gaetano (56′ Raspadori), Lobotka, Cajuste (77′ Demme); Politano (66′ Zerbin), Simeone, Kvaratskhelia. A disp.: Contini, Idasiak, Ostigard, Zanoli, D’Avino, Gioielli, Demme, Lindstrom, Zerbin, Raspadori. All.: W. Mazzarri

Salernitana: Ochoa; Lovato, Fazio, Gyomber (84′ Daniliuc); Legowski (66′ Pierozzi), Sambia (91′ Bronn), Bradaric, Martegani; Candreva, Tchaouna, Simy (91′ Ikwuemesi). A disp.: Fiorillo, Costil, Daniliuc, Bronn, Sfait, Pierozzi, Botheim, Stewart, Ikwuemesi. All.: F. Inzaghi

Marcatori: 29′ Candreva, 49′ Politano (rig.), 96′ Rrahmani

Corner: 8-3

Ammoniti: 34′ Cajuste, 42′ Legowski, 95′ Bradaric, 96′ Rrahmani, 100′ Kvaratskhelia

Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli

Assistenti: A. Lo Cicero (sez. Brescia) – V. Vecchi (sez. Lamezia Terme)

IV Uomo: Matteo Marchetti (sez. Ostia Lido)

VAR: Marco Di Bello (sez. Brindisi)

AVAR: Daniele Chiffi (sez. Padova)

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