È già tra i migliori portieri del campionato per rendimento, Guillermo Ochoa intende dare il proprio contributo per la Salernitana.
Superman Ochoa, tra i top della seconda di A
È difficile spiegare come Guillermo Ochoa sia riuscito a diventare un idolo a Salerno in così poco tempo. Sarebbe, forse, più facile comprenderlo dalle sue parate: tra tutte, se proprio dovesse essere necessario sceglierne una, quelle contro l’Inter nella scorsa stagione – il tutto a 38 anni contati. Ora riparte la stagione e “Memo” non ha nessuna intenzione di appendere i guantoni al chiodo, anzi.
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Riparte la Serie A, e lui si mette in moto nella maniera che lo contraddistingue, sulla falsariga dell’anno scorso, dove aveva chiuso con dei prodigiosi interventi, volando in porta da un palo all’altro. Ci ha messo lo zampino, o per meglio dire i guanti, sia sul pareggio contro la Roma, evitando il gol del raddoppio sul colpo di testa di Smalling, che in quello contro l’Udinese allo stadio “Arechi”.
Contro i bianconeri allenati da Sottil, il portiere messicano si è nuovamente ripetuto, rendendosi protagonista di una super parata: al 47’ sul calcio d’angolo di Samardzic, una serie di tocchi in area di rigore fanno sbattere il pallone sulla testa di Pirola, ma l’estremo difensore granata vola ed evita l’autogol. La Lega Serie A ha scelto la sua parata, sul quasi autogol, come la migliore della giornata; ed è inoltre sul podio per numero di parate (8), dietro solo al portiere del Verona Montipò.
D’altro canto, la salvezza granata della scorsa stagione ha la sua firma, rimasta indelebile per i suoi interventi. Ma se la fama e l’ambizione non mancano nella sua mente, c’è però un nodo fisso: così come Messi, Cristiano Ronaldo, Matthaus, Carbajal, Guardado e Marquez, Ochoa può vantare ben cinque convocazioni ai Mondiali. Per ambire al sesto, Ochoa ha deciso di passare da Salerno.