Il canottaggio non ha età. Per informazioni, rivolgersi a Renato Grimaldi e Alfonso Sanseverino, che hanno collezionato ben 5 medaglie ai Regatta Masters, i Mondiali di canottaggio per gli highlanders del remo, disputati a metà settembre a Brandeburgo, in Germania.
La campagna iridata di Grimaldi e Sanseverino
Un ottimo bilancio per il movimento azzurro ai Mondiali Master di canottaggio – disputati dall’11 al 15 settembre – e, in particolare, per i veterani del Circolo Canottieri Irno Renato Grimaldi e Alfonso Sanseverino.
Lo storico club remiero del capoluogo ha concluso la quattro giorni tedesca con un oro, due argenti e due bronzi. Grimaldi ha primeggiato nel «quattro con» (categoria Master D) in compagnia di Fabrizio Tucci, Luca Dell’Elice e Antonio De Palma. Gli italiani hanno superato di un’incollatura una squadra mista della Germania e il Danske Studenters Roklub, di nazionalità danese.
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La coppia Sanseverino-Grimaldi (67 anni il primo, 73 il secondo) ha poi vinto la medaglia d’argento nel doppio (Master H) – in cui ha prevalso l’equipaggio tedesco del Koblenzer Ruderclub Rhenania – per poi salire sul secondo gradino del podio anche nell’otto (Master F). Con loro i connazionali Antonio De Palma, Daniele Pavan, Antonio Sammarco, Riccardo Siena e Sabino Calabretto e l’olandese Willem Van Ee (timoniere Debora Belleri). L’ammiraglia azzurra è stata preceduta dai padroni di casa.
Schierati anche nel quattro di coppia (Master G), i due maestri del remo salernitano hanno condiviso il bronzo con Antonio Nannoni e il già citato Calabretto. L’imbarcazione italiana è stata preceduta da una mista tedesca e dai britannici del Tees Rowing Club.
Grimaldi e Sanseverino hanno concluso il loro Mondiale con un altro bronzo nel quattro di coppia (Master H) in cordata con Claudio Fasoli e Giorgio Superti. Titolo ai pari età olandesi, che hanno preceduto un team danese.
Un esempio di longevità
Entrambi in attività dalla seconda metà degli anni Sessanta, Sanseverino e Grimaldi hanno così ampliato la loro sterminata collezione di allori, confermandosi tra i più nobili interpreti della storia recente del canottaggio salernitano. A riprova che la passione sarà sempre più forte della carta d’identità che avanza.