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Granata a caccia di aquile e cinghiali biancocelesti

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Il derby ha lasciato i suoi strascichi ma ha anche rivitalizzato l’auto stima della Salernitana in virtù della prestazione complessivamente positiva offerta.

Iniezione di fiducia senza punti nel derby

Quello con il Napoli era un match proibitivo per  i granata che, tuttavia, hanno affrontato col piglio giusto l’impegno e non si sono sentiti in alcun modo le vittime sacrificali di turno.

C’è anche un pizzico di rammarico tra squadra e tifosi per non aver raccolto nulla a fine di una gara sofferta per i partenopei. La mancanza della  pressione dettata dal risultato, la consapevolezza che il solo mettere in difficoltà la capolista avrebbe dato credito e consenso alla Salernitana tra la gente.

Il calore e gli applausi per aver tenuto testa ad una corazzata non sono mancati ma ora servono i punti.

Granata di scena all’Olimpico contro Sarri e Lotito

Bisogna voltare pagina e, confidenti di potersela giocare con chiunque, si va a far visita alla Lazio di Lotito. Si proprio lui, l’ex (?) patron. In settimana il numero uno laziale ha ringraziato la città per le soddisfazioni ottenute e si è scagliato contro le istituzioni federali rimarcando di essere stato ingiustamente depredato della sua creatura granata. Chiacchiere e polemiche senza senso e fondamento, poiché a seguito di una gestione scellerata ed incompiuta della cessione delle quote, avallata dalla connivente FIGC, è la Bersagliera a rimetterci assieme alla sua gente. È l’immagine di Salerno e del calcio salernitano ad essere leso e denigrato dalla massa. La Salernitana è sul fondo della classifica e dovrà lottare duramente per tentare di risalire, impresa molto ardua ma non impossibile. Contro un’altra compagine molto ben attrezzata per un campionato di vertice come la Lazio di Sarri bisognerà mettere in campo ardore e compattezza per non uscire dall’Olimpico a mani vuote. Sarà un’occasione di ritrovo e di incrocio per tanti ex, su entrambe le sponde. Senza lo squalificato Kastanos, aggiuntosi alla lunga lista degli assenti, i granata ritrovano Lassana Coulibaly e Bogdan, che potranno essere alternative dalla panchina a partita in corso. Colantuono, che merita una menzione di stima per la difesa dei tifosi granata via social, medita sull’undici da contrapporre al 4-3-3 “sarriano”, tuttavia ha ben poche opzioni da giocarsi. Servono punti come l’acqua nel deserto per non distaccarsi irreversibilmente dalla zona salvezza. Numeri alla mano, valutando anche gli excursus dei campionati scorsi, per giocarsi le sue chances nel girone di ritorno, la Salernitana deve necessariamente giungere al giro di boa con almeno 14 punti in cascina e poi sperare in una campagna rafforzamenti degna di questo nome a gennaio. In sostanza i granata devono racimolare altri sette punti per poter restare in corsa concretamente.

L’imperativo è crederci sempre…Nothing is impossible, soprattutto con l’incitamento di 6000 tifosi al seguito è una coreografia annunciata da brividi!

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