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Un anno… sotto canestro: il 2021 della Givova Scafati

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A partire da stamani – e per tutta la settimana che ci porterà al 2022 – SalernoSport24 vi presenterà il bilancio dell’anno solare vissuto dalle nostre squadre di basket, a cominciare dalla Givova Scafati.

Givova Scafati, il bilancio del 2021: il sogno resta intatto

La pausa dei campionati di basket per le feste di Natale è il pretesto per fare il bilancio dell’anno che sta per terminare: la nostra analisi parte dalla Givova Scafati.

Un anno fa come oggi, i gialloblù sono in testa alla classifica del girone rosso di A2. In 12 mesi, però, è cambiato quasi tutto: l’allenatore (da Alessandro Finelli ad Alessandro Rossi), le concorrenti (la più pericolosa era la GeVi Napoli, che avrebbe poi conquistato la promozione) e il roster.

Sì, perché non era semplice puntare su un gruppo con tanti volti nuovi e pensare di occupare da subito la prima fila.

La delusione per l’eliminazione dai play-off al termine della serie contro la Old Wild West Udine avrebbe potuto convincere Nello Longobardi a ridimensionare budget e obiettivi per la stagione in corso.

E invece, seppure a fari spenti, il club dell’Agro ha deciso di portare avanti un progetto a medio termine – affidando per due anni la panchina a un coach emergente – con una struttura di squadra ben bilanciata tra giocatori di peso (Monaldi, Clarke e Daniel) e specialisti di valore (Ikangi, Raucci, Parravicini).

La forza del gruppo per conquistare il primato

Lavorare in silenzio per conquistare una piazza al solito esigente. La ricetta della Givova, almeno fino ad ora, ha funzionato: se si escludono le sconfitte in casa di Forlì e Cento, Scafati ha sfruttato appieno il fattore campo (6 vittorie in 6 gare), mettendo in riga due dirette rivali come Verona e Ravenna.

Al tempo stesso, però, bisogna riconoscere a Rossi di aver valorizzato l’intero gruppo a sua disposizione: spesso e volentieri, infatti, sono stati proprio gli uomini di complemento a risolvere le partite.

Una nota di merito, infine, per gli unici due giocatori riconfermati in gialloblù: se Valerio Cucci ha ben compensato le difficoltà incontrate sotto canestro da Daniel, Riccardo Rossato ha trovato la sua piena maturazione tecnica alla sua quarta stagione in Campania.

Con queste premesse, dunque, è lecito immaginare che Scafati possa lottare per la serie A. La piazza e i giocatori ci credono, come un anno fa. Anche se tutti sognano un finale diverso.


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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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