HomeSalernitanaGiuseppe Caccavallo: "Allo Scida vincenti con gol dell'ex Djuric"
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Giuseppe Caccavallo: “Allo Scida vincenti con gol dell’ex Djuric”

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Giuseppe Caccavallo ci racconta, a cuore aperto, i sei mesi trascorsi con la maglia granata

Un’altra delle “meteore” giunte a Salerno negli ultimi anni è Giuseppe Caccavallo. Arrivato in granata dopo una splendida annata alla Paganese, trascinata alla salvezza a suon di gol, tutto faceva pensare che il suo ritorno in serie cadetta potesse essere trampolino di lancio per lui e che la Salernitana avesse finalmente trovato una pedina nel reparto avanzato veloce, briosa e pronta soprattutto a combattere. Ma così non è stato, non certo per colpa sua, visto che, nelle pochissime occasioni avute, dimostrò di saper correre, saper crossare, saper tirare le punizioni e saper portare brio in un reparto avanzato spesso “morto”. Noi di SalernoSport24 abbiamo contattato l’ala napoletana e ci ha raccontato i sei mesi con la maglia granata e non solo.

Ciao Peppe e grazie per la disponibilità. Cominciamo… Crotone e Salernitana, due occasioni in serie cadetta per te e due occasioni “perse”. Che ricordi hai di queste esperienze?

“Ciao e grazie a voi. A Crotone sono arrivato dopo tanta serie C ma ero giovane e giocavo poco. Inoltre fui penalizzato anche da un infortunio, quindi quell’esperienza fu poco emozionante per me. Avevamo una squadra forte, ricordo, ma fu una annata particolare che non portò ai risultati sperati. Per quanto riguarda, invece, il mio arrivo a Salerno posso dirti che era un buon momento per me, sono arrivato dopo un ottimo campionato con la Paganese e tanti gol realizzati. Avevo tutte le carte in regola per fare bene con la maglia granata e l’ho dimostrato sia in pre campionato che in quelle pochissime occasioni avute, iniziando dalle gare di Coppa Italia, giocando anche in un ruolo non mio e meno adatto alle mie caratteristiche naturali. Mi sono messo in gioco con l’allenatore sempre, passando le prime partite di campionato a riscaldarmi per entrare ed alla fine risiedermi in panchina per vedere schierato qualcuno che meritava meno. E’ andata così purtroppo, io sono arrivato con tanto entusiasmo e voglia di fare bene”.

Quella fu un annata particolare. Ma hai idea del perché si sia puntato pochissimo su di te?

“Non so il perché mi siano state date poche possibilità. So solo che c’era gente che guadagnava di più e quindi doveva giocare. Se pensi che in avanti c’era una coppia come Coda e Donnarumma che non andava toccata eppure anche Alfredo è stato messo in discussione… Peccato davvero, io avevo una gran voglia di fare bene e di lottare per una piazza come Salerno che sa trascinare i calciatori. Quella granata è una piazza devastante, dove un giocatore estroso come me poteva rendere al meglio, per questo, nonostante tante richieste durante il mercato di squadre anche che mi davano opportunità sicure di giocare, scelsi di restare e di giocarmi le mie carte almeno fino a gennaio. Invece solo con l’Ascoli son partito titolare, poi qualche minuto in altre gare e così, quel segno che speravo di lasciare non vi è stato, e le strade si sono separate. Salerno è una piazza “strana”; tanti giocatori andati via poi hanno reso al meglio trascinando le proprie formazioni, un perché ci sarà”.

I rapporti con i tifosi?

“Per la verità sono sempre stati buoni, ancora oggi molti mi scrivono. Salerno ha un pubblico da serie A. Uno stadio come l’Arechi merita palcoscenici importanti e giocatori con la voglia di lottare”.

Un pubblico importante ma che alla prima occasione negativa sa anche fischiare un giocatore: vedi Milan Djuric nell’ultima gara. Tu con lui hai giocato a Crotone, che giocatore è?

“Salerno è una piazza molto esigente che ha bisogno di un bomber vero e di un trascinatore. Milan è un ottimo giocatore ma si sacrifica più per la squadra. Mi sembra di rivedere quello che capitava inizialmente con Coda. Anche lui inizialmente poco apprezzato e fischiato; la differenza è che Massimo se ne fregava, non si nascondeva e anzi si caricava la squadra sulle spalle, del resto alla fine è riuscito a fare bene ma giocatori come lui ce ne sono pochi in giro”.

Questa Salernitana, secondo te, dove può arrivare?

“Da premettere che con tutto ciò che è successo quest’anno in serie B mi è venuto il voltastomaco quindi seguo poco. La serie B è comunque un campionato talmente strano per poter fare previsioni. Quello che posso dirti è che se hai alle spalle un progetto reale vinci ed arrivi in massima serie anche partendo dalla Lega Pro. A Salerno bastava avere un allenatore con continuità e mantenere la coppia Coda-Donnarumma per fare il salto. Ma serviva fare cassa, anche se a mio parere Alfredo alla fine è stato svenduto”.

Dopo annate non buone però oggi Peppe Caccavallo è tornato a brillare a suon di gol… Come ti trovi nella tua nuova squadra?

“Mi trovo bene alla Carrarese. Ho trovato un allenatore forte ed una società sana che parte da un progetto importante e questo alla lunga ripaga. Speravo di tornare a fare bene e per ora sono contento di ciò che sto dimostrando. Puntiamo alla vittoria del campionato, speriamo di riuscirci anche grazie al mio contributo”.

Domenica sera allo stadio Ezio Scida ci sarà la Salernitana. Che partita prevedi?

“Sarà sicuramente una partita dura, entrambe le formazioni mirano in alto e vorranno guadagnare il massimo. Alla fine però credo che la Salernitana potrà fare risultato e magari chissà… un gol dell’ex Djuric lo vedo bene”.

 

 

 

 

 

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