Giovanni Pisano ed il suo legame con Salerno
Indimenticabile idolo della Salernitana degli anni novanta; le sue reti hanno trascinato i granata di Delio Rossi alla conquista di quella favolosa serie B. Nella mente e nel cuore di ogni tifoso salernitano ancora è vivo il coro “…Si chiama Giovanni Pisano e segna sempre lui…”. Quel coro che ancora oggi a sentirlo fa spuntare una lacrimuccia dagli occhi dei tifosi innamorati di quella Salernitana, di quel gruppo e di quel calcio romantico che oggi non esiste più. Non serve altro per presentarvelo. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo contattato in vista della prossima gara che vedrà la “sua” Salernitana affrontare Lo Spezia, formazione dove l’attaccante siculo ha militato per due stagioni dal 2001 al 2003.
Salernitana e Spezia, due maglie che hai indossato nella tua carriera. Che ricordi hai di queste esperienze?
“Sono molto legato sia alla Salernitana che allo Spezia essendo due piazze dove ho fatto bene. In Liguria sono stato solo due anni ma ho comunque un bel ricordo di quel periodo. Anche lì ho trovato una tifoseria bella e calorosa ma, senza nulla togliere a loro, quando si parla di Salernitana si parla del mio cuore. Un pezzo di esso è rimasto sempre a Salerno, il mio affetto e la mia stima per la città ed i suoi tifosi resta invariato. Anzi, ti dico che mi sto organizzando per essere all’Arechi sabato”.
Che partita prevedi di vedere, allora, sabato contro queste due formazioni?
“Credo sia una partita molto equilibrata visto il potenziale delle due formazioni. Lo Spezia, come la Salernitana, ha giocatori importanti, un allenatore che conosco e reputo bravo, mister Pasquale Marino, quindi penso sia una gara dove un episodio, un calcio piazzato, può fare la differenza e determinare il risultato. Però, come ho anche detto ai giornalisti spezzini, la Salernitana ha il vantaggio di giocare in casa. Sappiamo bene quanto sia difficile per le squadre avversarie scendere in campo in uno stadio che sa spingere e incitare la propria squadra. Spero comunque sia una partita bella e che i tifosi si divertano”.
Secondo Giovanni Pisano dove può arrivare questa Salernitana e quali formazioni vede favorite alla lotta finale per la conquista della promozione in massima serie?
“La Salernitana può sicuramente arrivare nelle prime sei posizioni, per organico e piazza che ha. Fra le favorite ad inizio campionato avevo messo il Benevento ed anche se in questo periodo è incostante penso arrivi a lottare fino alla fine. Alla formazione giallorossa affianco il Palermo, il Crotone ed il Pescara che sta facendo bene ed ovviamente la formazione granata. Questo per me il lotto delle squadre che se la giocheranno per andare in serie A”.
Per la tua esperienza da calciatore e da allenatore quanto è determinante avere forti individualità in una rosa per aspirare a posizioni importanti? Bastano quelle alla Salernitana per fare il salto o serve altro?
“La Salernitana ha sicuramente individualità importanti ma per vincere è più importante il gruppo, remare tutti nella stessa direzione. Da allenatore dico sempre ai miei ragazzi che i primi risultati si ottengono in un gruppo coeso e uno spogliatoio forte, quando si costruisce bene quello il risultato del campo è solo consequenziale. Se in uno spogliatoio si è uniti e si è propensi verso un obiettivo difficilmente si fallisce. Ogni singola individualità che possa fare differenza senza un gruppo unito si perde”.
Giovanni Pisano oggi e progetti futuri.
“Attualmente alleno in serie D, sono ad Anzio. Come ho fatto durante la carriera da calciatore faccio oggi da allenatore, ossia gavetta. Per fare l’allenatore a certi livelli serve tanta esperienza perché non è semplice saper gestire un gruppo, nel bene e nel male, e partendo dal basso sicuramente ti formi al meglio. Io sto facendo tutto questo, e lo dico da quando ho iniziato questo percorso, per poter realizzare il mio sogno…allenare la Salernitana”
Bhe noi auguriamo al nostro indimenticabile bomber di riuscire a mettere a segno anche questo ennesimo gol nella porta granata, non quella dello stadio stavolta, ma quella che un giorno, non lontano, lo porterà nella sede granata per firmare un contratto da allenatore. Avere un mister tifoso è sempre un’arma in più.