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Di Lorenzo in esclusiva: “Tre settimane per vedere la vera Virtus Arechi”

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La preparazione segnata da alcuni infortuni, il ritorno in campo come salutare medicina: il coach della Virtus Arechi Salerno, Giampaolo Di Lorenzo, ha rilasciato un’intervista in esclusiva al nostro giornale.

Giampaolo Di Lorenzo: “La Virtus crescerà col tempo”

L’esperienza giusta per provare a conquistare un posto nella nuova Serie B: intervistato in esclusiva da SalernoSport24, Giampaolo Di Lorenzo ha delineato gli obiettivi della truppa granata per il campionato alle porte.

Coach, quali sono le impressioni sul suo nuovo gruppo?

«Com’è consuetudine, le prime sei settimane di lavoro sono state particolarmente intense. Nostro malgrado, siamo stati alle prese con alcuni infortuni – non gravi, per la verità – che hanno tuttavia rallentato sia il lavoro individuale, sia l’attività del gruppo. Pertanto, siamo un po’ indietro rispetto alla tabella di marcia originaria. Speriamo di farci bastare quel che abbiamo fatto finora».

L’ingaggio del fratello d’arte Giovanni Laquintana e di un uomo d’area come Dario Zucca è senz’altro un punto a favore della Virtus Arechi, che potrà così contare su un ottimo asse play-pivot. Come riuscire a integrare anche il resto del gruppo nel suo sistema di gioco?

«Per le scelte che sono state fatte in estate, questa squadra ha davvero tanti punti nelle mani: considerate le cifre dell’anno passato, potremmo segnarne 100 a partita. Eppure, la pallacanestro è musica, non matematica: devi riuscire ad accordare tutti gli strumenti sullo stesso motivo. Di conseguenza, il talento dei singoli è importantissimo, ma poi serve il contributo di chi porta la palla e fa i blocchi. E questo non può che far bene a tutti».


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A suo avviso, quando si aspetta di vedere la Virtus al massimo delle sue potenzialità?

«Ci siamo appena lasciati alle spalle la prima settimana di lavoro a ranghi completi. Questo significa che ci vorrà un po’ di tempo. Nel corso della mia carriera, le mie squadre hanno iniziato a carburare tra novembre e dicembre. In ogni caso, servirà un po’ di pazienza per mettere in pratica tutte le idee che abbiamo assimilato finora. Se riusciremo ad allenarci con continuità, in tre settimane potremo alzare il nostro livello di gioco».

Proviamo ad allargare lo sguardo alle 16 protagoniste del girone D: considerata la formula del campionato e l’istituzione della nuova Serie B e dell’Interregionale, chi potrà puntare in alto?

«Ci aspetta senz’altro una stagione particolare, anzitutto per la riforma dei campionati: o si sale di categoria o si retrocede. Dunque, quasi tutti hanno allestito roster di grande qualità. In prima fila metterei Sant’Antimo, Avellino, Bisceglie, Roseto e Molfetta. In questo momento, le uniche che hanno dato l’impressione di essere un po’ indietro sono Pescara, Teramo e Pozzuoli. Dovremo perciò giocare ogni partita come se fosse l’ultima».

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