Lunga intervista di TuttoSport al campione della Salernitana, Franck Ribery. Arrivato a Salerno per provare la sua ultima impresa, ma tra mille difficoltà i granata sono ancora là in fondo alla classifica.
Franck Ribery, da Nicola ai granata passando per…
Una lunga chiacchierata quella di Ribéry rilasciata al quotidiano di TuttoSport – della quale riportiamo uno stralcio – nella quale analizza per lunghi tratti ciò che lo ha portato ad avere una carriera così lunga e densa di successi. Prima di concentrarsi sulla Salernitana, il campione transalpino mette Vlahovic sulla strada di un suo grande ex compagno di squadra, Robert Lewandowski.
Da quando è a Salerno, o meglio Ravello, Ribéry ha fatto vedere solo a tratti la sua infinita classe. Spesso l’ultimo ad alzare bandiera bianca nel girone di andata, vero trascinatore laddove chiunque sarebbe scappato di notte con le valige sotto le braccia, Franck c’ha messo poco a sfilare la fascia da capitano a Di Tacchio e diventare un idolo della Curva Sud Siberiano.
Tant’è che alla domanda “Ma chi gliel’ha fatto fare, lui risponde: «Semplice: la passione, l’amore per questo sport. È la mia vita. E io, ancora oggi, sono felice al campo, mi sento bene con il mio corpo, con i compagni e so che posso trasmettere esperienza ai ragazzi più giovani. […] Che tu lotti per vincere la Champions o per salvarti, parte tutto dalla fame e dalla passione che hai. Guardate anche Ibrahimovic o Buffon. Gigi gioca a Parma, ha 44 anni, si diverte e compie ancora parate super».
Di cosa ha bisogno la Salernitana
Si passa per i granata, la salvezza, le chance a poche giornate dalla fine ma con il bonus di due gare da recuperare: «Io ci credo, sono ottimista di natura. Abbiamo bisogno di una vittoria e di un po’ di fortuna che ultimamente ci è mancata. Ma stiamo lavorando bene […]». Sulla gara di domenica allo stadio “Olimpico”: «Sarà dura contro Mou, ma dobbiamo fare punti».
Le spine e le rose, i colpi di Sabatini
Fin troppo criticato il lavoro, difficile, di Walter Sabatini a gennaio. Con la Salernitana ultima in classifica, non è che ci fosse proprio la fila per vestire il granata all’ombra del Principe degli stadi. Eppure qualcosa di buono è arrivato: «…dico Ederson. È giovane però ha qualità importanti». E poi Davide Nicola, che allenatore è visto da vicino: «Mi ricorda Jean Fernandez con cui ho lavorato prima al Metz e poi al Marsiglia».
