La Salernitana Femminile 1970 dopo il turno di sosta è pronta a tornare protagonista sul parquet. La formazione di mister Lanteri, inserita nel girone D di Serie A2, dovrà affrontare domenica le calabresi del Vigor Lamezia e mercoledì le sicule del Castellammare. A parlare della stagione, della società guidata dal patron Domenico Pizzicara, è stata Francesca De Santis, direttore sportivo da anni vicino alla causa granata.
Francesca De Santis: il Ds sulla stagione delle granata
“La squadra è stata costruita con l’obiettivo di fare bene e soprattutto crescere. L’annata la considero di rodaggio, visto che sono state aggregate tante ragazze giovani che hanno un potenziale importante, ma poca esperienza. La differenza nella sfida con la Futsal Wolves l’ha fatta proprio la lunghezza della rosa. Forse manca qualche cambio al mister, perché le ragazze più giovani vanno aspettate, ma credo che col passare delle partite avranno più minutaggio”
Sull’arrivo di mister Lanteri
“Il cambio di guida tecnica ha scosso l’ambiente e ha stimolato le ragazze che hanno accolto benissimo il nuovo mister. Lanteri è una persona che frequenta l’ambiente da anni e conosce bene la disciplina, cura molto l’analisi della partita ed ha un’idea chiara di gioco che sta provando ad applicare. Le ragazze hanno avuto difficoltà iniziali di adattamento al nuovo modulo, ma stanno migliorando e hanno ancora grossi margini. Giochiamo sempre provando a fare pressing alto e cercando di vincere, a prescindere dall’avversario”.
Alle porte la gara con il Vigor Lamezia
“La partita col Lamezia è certamente complicata sulla carta. E’ una squadra con grande esperienza, è da tanti anni in questa categoria La rosa è molto valida e per questo è prima in classifica. Con la giusta grinta e determinazione però possiamo mettere in difficoltà chiunque. La partita dello scorso anno, finita 3-3, lo testimonia”.
Gli obiettivi della società
“La società ha grandi ambizioni. Gli obiettivi sono la continuità e la territorialità. Ovviamente resta il sogno di realizzare il palazzetto per avere una nostra casa che possa diventare un punto di riferimento per tutti coloro che credono nel nostro progetto. È vero che in otto anni non abbiamo vinto ancora nulla, ma si contano sulla punta delle dita le squadre che hanno iniziato con noi. Il progetto è chiaro, alla base c’è organizzazione e programmazione. Stiamo costruendo qualcosa di importante con una chiara suddivisione dei vari ruoli societari, dal settore tecnico, al marketing, fino alla comunicazione. Vogliamo arrivare in A1 ed essere già strutturati ed avere le basi solide per ben figurare”.