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FR7 e Salernitana: lacrime, sofferenza e gioia all’Arechi

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All’Arechi la Salernitana batte uno Dpezia battagliero e conquista tre punti pesanti in ottica salvezza. Liguri ancora KO in trasferta, trafitti nel secondo tempo da un Mazzocchi versione Pinturicchio.

L’addio del “Frero” nel prepartita

L’anteprima è tutta riservata all’addio al calcio di Franck Ribery. Applausi e cori sotto la Curva Sud Siberiano, che osanna il proprio idolo anche con uno striscione. L’ex Bayern Monaco si commuove e ringrazia il popolo granata.

Lacrime anche sugli spalti per un calciatore di altissimo livello, che la tifoseria del Cavalluccio è orgogliosa di aver potuto annoverare tra le proprie fila. Gli annali ricorderanno questa illustre maglia granata numero 7.

La partita

La gara è uno scontro salvezza che si rivela tutt’altro che facile, come prevedibile e come da tradizione per la Salernitana.

Nicola sceglie inizialmente la coppia Dia-Bonazzoli, con Piatek in panchina, Gotti punta ancora su Nzola come terminale offensivo.

Prima mezz’ora di marca ospite, granata piuttosto lenti nella manovra e sofferenti per il pressing degli avversari, più volte pericolosi. Quando l’intensità degli ospiti cala viene fuori la Salernitana, che alza il baricentro ma non trova soluzioni efficaci in attacco.

Nella ripresa gli uomini di Nicola iniziano con un altro piglio e trovano il vantaggio con una pennellata di Mazzocchi. Lo Spezia reagisce sfiorando il pari ma apre anche maggiormente le maglie difensive, poi cala. La Salernitana ne approfitta ma fallisce tre volte il raddoppio. Il finale sancisce la vittoria granata di misura e quota 13 in classifica. Altro importante fieno in cascina riposto dai ragazzi di Nicola, che puntano ad arrivare almeno a 17 lunghezze prima della sosta per il mondiale.

Analisi della gara

Partita fatta di solidità per la Salernitana, che riesce a soffrire reggendo l’urto nella prima parte dell’incontro. Poi la reazione quando i ritmi avversari calano. Contestualmente arriva il primo gol da fuori area stagionale e si ritrova il clean sheet, smarrito dopo la gara interna con la Samp.

La Bersagliera si è ritrovata dopo qualche partita di smarrimento e scarsa brillantezza. Nicola ha disegnato una squadra concreta, dal dna operaio ma dotata anche di qualità. Al momento opportuno, infatti, come accaduto col Verona, sono gli uomini dai piedi buoni a togliere le castagne dal fuoco. A conservare quanto di buono fatto ci pensa la prestanza del ritrovato Comandante Fazio, un difensore non solo carismatico. Nota di merito anche per Gyomber, tra i pochi a metterci sempre l’anima anche nelle giornate storte. Suona la carica, tenta anche il gol. Radovanovic uno scudo, Coulibaly diesel affidabile, Candreva ispiratore, Bonazzoli a rifinire. Bradaric inizia finalmente a mettere la freccia. Piatek fallisce il raddoppio e non conferma la sua fama di cecchino ma riesce a far reparto da solo e a impensierire la retroguardia spezzina. Da rivedere ancora una volta la collocazione di Vilhena, apparso non sempre a suo agio nel ruolo di mezzala pronta a rinculare.

La tifoseria e la marcia su Roma

Semplicemente strepitosa la tifoseria granata. Gli oltre 17 mila sostenitori cantano fino al 100esimo minuto, per poi esultare di gioia. Una delegazione di tifosi granata ha salutato gli ultras liguri in curva nord. Rinnovata l’amicizia con la torcida spezzina, confermata anche nei cori di rispetto intonati a inizio e fine partita.

Il tifo è particolarmente incessante, la sfida è fondamentale ai fini della salvezza. I tre punti sono rilevanti in termini di classifica e per poter continuare a lavorare con rinnovata fiducia in proiezione futura.

Il finale sulle note di Despacito rappresenta la ciliegina sulla torta, ma adesso è tempo di godersi le vittorie senza esaltarsi. Domenica arriva una sfida molto attesa, quella in casa Lazio, una partita diversa da tutte le altre contro una squadra rivale e appartenente al recente passato in termini di proprietà. I salernitani sognano lo sgambetto all’ex arrogante patron Lotito, ma all’Olimpico la Salernitana parte ampiamente sfavorita sulla carta. Umiltà, consapevolezza e fame di obiettivi ambiziosi…solo così si potrà arrivare lontano.

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