Focus: numeri da retrocessione e diserzione, occhio alla direzione letale
Se la sconfitta di Livorno ha confermato alcuni record negativi come la terza sconfitta di fila, l’ennesima senza reagire, senza mostrare almeno un tono da fame agonistica; si è aggiunto quello forse ancor più umiliante: la Salernitana da quando c’è alla guida tecnica mister Gregucci è la squadra più sconfitta del campionato cadetto. Assurdo pensarlo se guardando indietro a qualche mese fa, i granata viaggiavano addirittura al terzo posto in classifica. Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia anche la Primavera. Fresca di sconfitta al Viareggio Cup e matematicamente fuori dalla competizione, ultima, e con un solo punto conquistato. Niente veleno. Nessun anima vincente. Niente di niente per la terza sconfitta consecutiva dei granata. In quel del Picchi i granata naufragano completamente per l’obiettivo playoff e non solo. Perdono soprattutto la faccia e la volontà di far vedere che l’inversione di tendenza e la voglia di riscatto sono più forti di un disamore collettivo.
La Salernitana “graziata” dal Venezia, prossimo avversario, visto che pareggia in casa contro la Cremonese, e non permette un accorcio in classifica. I lagunari restano lontani in classifica ma la salvezza è tutta da guadagnare. Incredibile pensare che la gara del 30 marzo è già uno scontro diretto per un’ipotetica salvezza. Il primo obiettivo per questo quarto anno doveva essere semplicemente “matematico” è invece la Salernitana ora rischia addirittura la C…
