[Focus] Analisi delle sostituzioni del “Rigamonti”
Se la Salernitana torna da Brescia a mani vuote, e senza scusanti di sorta, ad incidere sono anche le scelte di Mister Bollini. Il tecnico conferma il 3-5-2, ma con diverse novità di formazione rispetto alla sconfitta di Cittadella.
Davanti a Radunovic, la difesa a tre è composta da Pucino, il rientrante Schiavi e Mantovani; a centrocampo i tornati sono Gatto e Vitale, tornato al suo ruolo d’origine, mentre al centro agiscono Signorelli, Minala e Rizzo, la vera sorpresa di giornata; in attacco la coppia Bocalon-Rossi. Il primo tempo è decisamente negativo per la squadra granata, poco gioco e nessuna vera occasione da gol. Nella ripresa il risultato cambia, a causa dell’incomprensione tra Vitale e Radunovic la Salernitana è subito sotto. Bollini corre ai ripari inserendo Rodriguez al posto di Rossi, preferendo quindi lasciare in campo un sin lì evanescente Bocalon. Dopo cinque minuti seconda sostituzione: fuori Rizzo, apparso ancora in ritardo di condizione, e dentro Ricci. L’ingresso dell’ex primavera della Roma fa guadagnare un po’ di campo ai granata, ma le occasioni ancora latitano. L’andazzo della partita resta tutto sommato lo stesso, così al 75′ Sprocati rileva Mantovani e la Salernitana passa 3-4-3, nel disperato tentativo di recuperare il risultato. L’ultimo subentrato, al rientro dopo più di un mese d’assenza, ci prova con un tiro ben direzionato, ma Minelli risponde in maniera reattiva. Poco dopo il Brescia parte in contropiede, nel momento decisivo Pucino scivola e l’airone Caracciolo chiude virtualmente i conti. I granata perdono così la seconda partita consecutiva, lo fanno senza possibili recriminazioni e, quindi, qualcosa dovrà necessariamente cambiare.