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Fiorentina-Salernitana: le pagelle dei granata

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È appena terminata FiorentinaSalernitana, match valido per la quattordicesima giornata di Serie A. Di seguito, pagelle e riassunto della partita.

Fiorentina-Salernitana: Jovic la decide nel finale

Subito sorprese in campo per le due squadre: Igor preferito al centro della difesa a Martinez Quarta e Cabral dall’inizio in attacco al posto di Jovic, con Barak ancora in panchina; Salernitana, invece, che si ritrova con un Fazio e un Lovato in meno, sostituiti da Bronn e Daniliuc, Vlihena quinto di sinistra, Bohinen davanti la difesa e Bonazzoli in attacco al posto di Dia.

Il primo tempo è un monologo viola, con Kouamé e Ikoné letteralmente inarrestabili. Il gol del vantaggio degli uomini di Italiano arriverà al minuto numero 14: Vilhena perde un pallone sanguinosissimo sulla trequarti, Ikoné fugge sulla destra e mette al centro un comodo pallone che Bonaventura non può sbagliare. 1-0 Fiorentina e Salernitana già alle corde. L’olandese continua ad andare in apnea per tutto il primo tempo, ma non è l’unico a subire le scorribande delle indiavolate frecce fiorentine. Alla mezz’ora, infatti, la Fiorentina ha l’occasione più grossa per poter raddoppiare: Ikoné si beve Pirola e mette in mezzo un pallone insidiosissimo salvato da Bronn, su cui poi si avventa Kouamé a botta sicura per la ribattuta in rete, ma Sepe è miracoloso in uscita bassa.

Dalle parti di Terracciano nel primo tempo la Salernitana non ci arriva mai e le uniche sortite offensive degli uomini di Nicola sono: un tentativo di colpo di testa di Vilhena terminato in fallo laterale; un tiro di Daniliuc deviato in angolo da un difensore.

Andati al riposo sul punteggio di 1-0, Nicola si gioca subito le carte Maggiore e Dia per degli spenti Vilhena e Bonazzoli nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Mossa che funziona al 55′: imbucata di Maggiore che libera Dia, il quale scambia al limite dell’area con Piątek e trafigge imparabilmente Terracciano con un diagonale chirurgico. Incredibile ma vero, al “Franchi” è 1-1.

La Fiorentina cerca di reagire al pareggio subito cercando di creare densità nell’area granata, con l’ingresso di Saponara per Kouamé utile allo scopo, ma il muro eretto dagli uomini di Nicola pare tenere. Bonaventura ha avuto il pallone della doppietta su una nuova iniziativa di Ikoné, ma Sepe blocca sicuro. Dopo aver cercato invano la gloria personale, all’82’ Saponara troverà il lampo di genio che permetterà a Jovic, subentrato a Cabral e tenuto in gioco da Radovanovic, di realizzare il gol del nuovo vantaggio Viola, è 2-1.

Nicola cerca di rimediare giocandosi il tutto per tutto con Botheim al posto di Coulibaly, ma la Fiorentina gestisce bene il vantaggio fino al triplice fischio. Terza vittoria consecutiva per la Viola, mentre a tre si interrompe la striscia di risultati utili dei granata.


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Le pagelle dei granata

Sepe – Ha un gran daffare per tutto il primo tempo, negando due gol fatti a Kouamé e Cabral. Non può nulla sulle zampate di Bonaventura e Jovic. 6,5.

Bronn – Nel primo tempo soffre la rapidità di Kouamé, ma ha il merito di tenere in vita i suoi salvando un cross basso di Ikoné diretto a Cabral, libero di colpire a porta a vuota. Nella ripresa, cresce insieme ai suoi compagni di reparto con diverse chiusure provvidenziali. 6.

Daniliuc – Nei duelli aerei detta legge ed è, tra i tre centrali, quello che ha sofferto meno, tenendo bene botta su Cabral. Nel primo tempo è addirittura l’unico dei suoi ad arrivare al tiro. Nella ripresa cresce ancora di più, sbrogliando diverse situazioni scomode su cross, palle inattive e filtranti. Ottima gara la sua. 6,5.

Pirola – Ikoné per lui è un incubo e Vilhena non gli dà grande supporto dal punto di vista difensivo. Prova ad arginare come può, ma anche con il pallone tra i piedi è apparso impacciato. Si riscatta in parte con un buon secondo tempo. 5,5.

Candreva – Inizia da interno di centrocampo e lì inventa un cross che Vilhena, di testa, spedisce in fallo laterale. Spostatosi sulla destra ha suonato la carica e, con una sua apertura, ha ispirato l’azione del pareggio di Dia. Poi, all’ingresso in campo di Terzic, è andato in apnea. 6.

Vilhena – Primo tempo tragico il suo. Da un suo pallone perso sulla sinistra nasce il vantaggio siglato da Bonaventura. Un’altra serie di palloni persa in maniera maldestra poteva far capitolare i suoi, ma per sua fortuna Sepe ci ha messo una pezza. Esce all’intervallo. 4,5. Dal 46′ Maggiore – Sua l’imbucata che ha liberato lo scambio vincente tra Piątek e Dia. Ingresso impattante il suo, che, però, non è bastato per strappare un punto prezioso al Franchi. 6,5.

Bohinen – Alla prima da titolare in campionato, il norvegese ha sofferto non poco il pressing e i ritmi imposti dalla Fiorentina, Amrabat in primis. Nella ripresa, poi, agisce di mestiere 6. Dal 59′ Radovanovic – Entra a pareggio ottenuto per fare da schermo davanti la difesa, ma è lui a tenere ingenuamente in gioco Jovic sul gol del nuovo vantaggio Viola. 5.

Coulibaly – Una delle poche note liete del primo tempo. Il suo dinamismo, la sua corsa e la sua fisicità hanno retto l’urto delle scorribande Viola. Nella ripresa, avvia l’azione del pareggio di Dia sradicando di forza un pallone dai piedi di Kouamé. 6,5. Dall’83’ Botheim – Entra nel momento più caldo della partita, ma dalle sue parti palloni giocabili non ne arrivano. s.v.

Mazzocchi – Inizia sulla destra senza mai avere la possibilità di scendere come vorrebbe, limitandosi al compitino. Spostatosi, poi, sulla sinistra, cerca di limitare come può le scorribande di uno scatenato Ikoné. 5,5. Dal 74′ Bradaric – Entra per dare manforte alla difesa, ma non può nulla sull’imbucata di Saponara che ha permesso a Jovic di realizzare il gol vittoria. 6.

Bonazzoli – Non sta attraversando un momento facile ed è palese da come soffra la lontananza dalla porta. Cerca di fare a sportellate e di agevolare la manovra, ma non riesce mai ad incidere. Verrà sostituito all’intervallo. 5. Dal 46′ Dia – Al primo pallone utile, il senegalese non perdona, chiudendo nel migliore dei modi lo scambio al limite dell’area con Piątek. Da subentrato nelle partite difficili, raramente fallisce. Better Call Dia. 7.

Piątek – Primo tempo anonimo il suo, dove non riesce quasi mai a vederla, stretto dalla morsa di Igor e Milenkovic. Nella ripresa, serve a Dia il pallone del pari, ma non è bastato. 6.

Nicola – Nel primo tempo sperimenta Vilhena quinto di sinistra e le prove si rivelano un disastro. A gara in corso, indovina le mosse Maggiore e Dia, ma sarà Radovanovic a tradirlo fallendo il fuorigioco sul gol-partita di Jovic. 5,5.

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