Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, dopo i contatti telefonici con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, reclama aiuti per il settore del nuoto.
Federnuoto, Barelli chiede aiuto per il settore
In un colloquio telefonico il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe promesso sostanziosi aiuti al settore delle piscine e delle palestre, penalizzato dall’ultimo provvedimento. Nel comunicato della FIN, il presidente Barelli, sfoga tutta la sua amarezza per il provvedimento ritenuto ingiusto.
Subito dopo l’uscita del DPCM, Barelli non aveva usato mezze misure, sottolineando l’inconsistenza dei provvedimenti messi in piedi da marzo ad oggi.
«Il nuovo DPCM dimostra la totale insensibilità verso il mondo dello Sport. Se non ci sono interventi immediati che permettano alla società sportive e ai gestori di palestre e piscine di credere ancora nel governo, sarà il fallimento totale. Ma è prevedibile anche una protesta sui territori. Il Governo sottovaluta la rete dalla società sportive che gestiscono impianti sportivi […]».
Più accomodante, invece, dopo le rassicurazioni. Spiega Barelli:
«Ho spiegato al presidente Conte il disappunto dello sport e in particolare delle piscine e delle palestre per la decisione di far chiudere gli impianti. Decisione incomprensibile non motivata da valutazioni scientifiche e dopo 200 controlli effettuati dai NAS durante l’ultima settimana».
Le promesse di Conte
In conclusione Barelli sottolinea come:
«Nella telefonata cordiale, volta alla collaborazione, ho ribadito che le somme ricevute finora per il lockdown di marzo sono state irrisorie. Molte società sono già fallite. Se falliscono le società e gli impianti sportivi, i cittadini non potranno più praticare alcuna attività motoria e sportiva. Scuola ed enti locali non sono, da sempre, in grado di garantirla».