Ancora una volta la Salernitana esce dal campo con un pugno di mosche, e anche questa volta Filippo Inzaghi ha dovuto fare di necessità virtù di fronte ad una rosa obiettivamente corta sia in difesa che a centrocampo. Il tecnico arriva in sala stampa a fine gara per dire la sua sull’andamento della gara con la Roma.
Filippo Inzaghi in sala stampa
Si chiude la 22ª giornata con l’ultimo posticipo, Salernitana-Roma. I granata escono con zero punti per la quarta volta, e anche in questa occasione avrebbero vinto ai punti se i tiri in porta valessero qualcosa. Ma quello che fa discutere, e sembra un film già visto, è l’operato dell’arbitro. Di Bello è apparso sicuro in tutte le decisioni assunte, ma non sempre sono sembrate corrette.
«Faccio gli applausi ai miei. Sono arrivato alla partita che non sapevo neanche chi mandare in campo. La squadra è ancora una volta dispiaciuta, fa piacere uscire tra gli applausi. Siamo ridotti all’osso ma dovrebbero rientrare giocatori che non abbiamo mai avuto».
«Kastanos ha fatto una gran partita e ha segnato, ma non aveva i 90′ minuti. Basic è uscito per far entrare un Martegani che ha avuto un ottimo impatto».
«Faccio i complimenti ai giocatori in partenza. Eravamo in forte difficoltà con Gyomber a stento stava in piedi, Pierozzi fuori ruolo. Non l’ho detto ai giocatori ma pensavo non ci fosse storia, invece hanno fatto una gran partita. Dobbiamo riuscire ad invertire la rotta, lo dobbiamo a questa gente, lo dobbiamo al presidente».
«La gente non ti regala nulla, ma se ti applaude così vuol dire che sa che hai dato tutto. Abbiamo fatto 12 tiri a due contro una squadra in forma con l’organico al completo».
«Mi fido ciecamente dell’operato della società e il presidente ha investito tanto in questo club».