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Feldi Eboli, Sergio Romano: “Abbiamo cercato di battagliare su tutti i fronti”

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La Feldi Eboli, team nato nel 2002, da tre stagioni milita, ormai, nella massima serie del calcio a 5 italiano. Il club, caro al presidente Gaetano Di Domenico, nei primi due campionati di Serie A aveva raggiunto un nono posto,  nel 2017/18, ed un sesto, nella passata annata. Anche in questo torneo, il quintetto di mr. Cipolla e di capitan Fornari, navigava in pienamente in zona play-off, alle spalle delle primissime della classe. Abbiamo raggiunto, per una chiaccherata sul cammino della Feldi Eboli, Sergio Romano, uno dei punti fermi della squadra che gioca le sue gare interne al PalaDirceau.

Feldi Eboli, l’intervista a Sergio Romano

La Feldi Eboli a inizio stagione era ai nastri di partenza della massima serie come succede ormai da qualche anno. Quali erano le aspettative ad inizio campionato?

«Indubbiante la Feldi Eboli ha costruito un ottimo progetto negli ultimi anni, diventando un punto fisso della massima serie. Credo che, in sostanza, per questa stagione l’idea era di provare a competere su tutti i fronti. Poi nelle gare da dentro o fuori cercare, magari, di raggiungere una finale per poi vedere quello che sarebbe successo».

Prima della sospensione eravate vicini al quarto posto. Quale si sono rivelati i pregi che hanno trascinato cosi in altro questa squadra?

«Si, prima dello stop ci trovavamo  nelle zone alte della classifica. A questo piazzamento siamo arrivati nonostante ci è capitato, purtroppo, più di qualche volta di inciampare. In particolare mi riferisco a qualche risultato sulla carta semplice, che ha un pizzico rallentato la nostra corsa. Credo che la forza della Feldi Eboli possa essere la sua rosa, tutto sommato  più che  era competitiva per la categoria. Giocare sul nostro campo, poi, è storicamente molto complicato per chiunque».

A livello personale che annata è stata? Soddisfatto del tuo rendimento?

«Dal canto mio credo di aver disputato una buona annata. Purtroppo ho subito uno sgradevole infortunio in preparazione, che mi ha un po’ condizionato nella prima parte di stagione. Penso di aver espresso nel complesso buona prestazioni, con una discreta costanza di rendimento. Nell’ultimo periodo, poi, avevo cominciato a segnare anche con una buona regolarità, cosa comunque non molto comune per me».

Come ti è sembrato il torneo di massima serie di quest’anno? Chi ti ha sorpreso maggiormente?

«Io credo che la nostra Serie A è sempre un campionato molto complicato per diversi fattori. Quest’anno c’erano tre squadre che forse avevano qualcosa in più come rosa, fattore che sicuramente agevola una continuità di rendimento. Alle loro spalle vi è stato grande livellamento, si sono visti risultati a sorpresa ogni weekend. Questo credo che possa essere sinonimo di un grande equilibrio generale».

 Il tuo nome è legato anche a quello della Nazionale azzurra. Quale ricordo custodisci in maniera particolare?

«Si, sicuramente la mia carriera si è tinta piacevolmente di azzurro. Ho avuto la fortuna di rappresentare per molto tempo la Nazionale e l’ho sempre fatto con grande orgoglio. Se devo rievocare un momento legato alla maglia dell’Italia scelgo sicuramente la vittoria dell’Europeo del 2014. Sono emozioni incredibili che resteranno dentro di me per sempre e che mi ripagano per i sacrifici di una carriera intera».

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Christian Vitale
Christian Vitalehttps://www.salernosport24.com/author/christian/
Christian Vitale è un giornalista pubblicista che collabora con la Redazione di SalernoSport24 dal dicembre 2019

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