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Federico Buffa dà una lezione di sport ai giovani di Sala Consilina

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Il cantastorie per eccellenza dello sport a Sala Consilina: Federico Buffa ha intrattenuto per più di un’ora il pubblico che ha affollato il teatro cittadino.

Sala Consilina, una serata d’onore con Federico Buffa

I campioni di ieri e di oggi, l’attualità sportiva, i ricordi di una carriera: l’Avvocato per antonomasia della televisione sportiva italiana, Federico Buffa, ospite di Monte Pruno Giovani a Sala Consilina.

Il volto di Sky Sport ha intrattenuto il pubblico del teatro “Scarpetta” per oltre un’ora, passando in rassegna le tappe principali della sua vita professionale e soffermandosi anche sulla stretta attualità.

Maradona, Scirea, Baresi, Riva, ma anche Michael Jordan e le campionesse olimpiche di canottaggio Valentina Rodini e Federica Cesarini: Buffa è partito dai suoi idoli di sempre per una più ampia riflessione sullo sport contemporaneo, spesso incapace di apprezzare gli sforzi di chi conquista la ribalta soltanto in occasione dei Giochi olimpici.

L’ex voce della NBA ha poi strappato un sorriso quando ha rievocato i suoi esordi su Telepiù, giudicati con occhio tutt’altro che benevolo dai dirigenti dell’epoca.

“Le grandi giocate fanno la differenza tra campioni e fuoriclasse”

A margine dell’evento, Buffa ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni a SalernoSport24.

Lei è considerato il capostipite dello storytelling sportivo. Qual è la magia che trasforma un gesto tecnico in un episodio degno di una narrazione epica?

«Penso che sia importante chi dipinge il quadro e, al tempo stesso, qual è la forza che un uomo di sport è capace di trasmettere in un singolo istante. Del resto, le grandi giocate appartengono soltanto agli atleti che sono capaci di giocare sotto pressione. Questo aspetto fa la differenza tra un campione e un fuoriclasse».

Da questo punto di vista, la storia di Giannis Antetokounmpo è esemplare: da venditore ambulante per le strade di Atene a campione NBA con Milwaukee.

«La storia di Antetokounmpo è una delle più belle di tutti i tempi: parliamo di uno dei 10 sportivi più dominanti al mondo in questo momento. Nella sua parabola convivono l’incognito, la crescita personale, il superamento dei limiti e il dominio. Neanche una sceneggiatura per il cinema verrebbe così bene».

A suo giudizio, come potranno gli sportivi diventare portavoce di un messaggio sociale, capace di arrivare anche a chi non è appassionato di sport?

«Pensando a ciò che è accaduto questa estate, mi sono commosso dopo la vittoria di Rodini e Cesarini a Tokyo, arrivata al termine di una regata agonica, all’ultimo colpo di remo. Queste due ragazze hanno vinto una medaglia senza eguali dal punto di vista drammatico, remando al freddo per quattro anni. Com’è possibile che siano tornate a remare nel silenzio totale, come se questo successo si fosse esaurito in un giorno solo?».


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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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