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Fabrizio Biasin sulla Salernitana: “Contento per la piazza di Salerno”

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Abbiamo contattato Fabrizio Biasin, prima firma sportiva del quotidiano Libero e frequente ospite ed opinionista sui canali nazionali, per parlare di Salernitana e della Serie A 2021-2022.

Fabrizio Biasin sulla Salernitana: “Castori l’artefice principale della promozione”

Piacevole chiacchierata con il giornalista sportivo Fabrizio Biasin. La prima firma sportiva di Libero, nonché opinionista fisso sulle reti Mediaset e RAI, ci ha parlato della Serie A 2021-2022 e sulla Salernitana. Spazio, ovviamente, anche ad i playoff di Serie B ed agli ultimi verdetti che il campionato decreterà domenica sera.

Il giornalista milanese, che mai ha nascosto la sua fede per l’Inter, ci ha raccontato anche i suoi ricordi in merito all’ultima stagione dei granata in Serie A; citazione anche riguardo al fil rouge che sta tenendo legata la Salernitana a Max Pezzali.

La Salernitana torna in Serie A dopo 23 anni, nel 98-99 ebbe la sfortuna di retrocedere con 38 punti, ricordi legati a quell’annata?

«Devo essere sincero – con tutta la schiettezza ed ironia che lo contraddistingue – ricordo un formidabile Ronaldo in maglia nerazzurra, poi poco altro. Mi fa piacere che la piazza di Salerno sia però tornata in Serie A».

In questa stagione la squadra di Castori non ha espresso un calcio bello o pirotecnico ma uno concreto ed essenziale. Quanto è stata importante la mano del tecnico?

«Conosco bene mister Castori e sono certo che la sua mano è stata fondamentale nella cavalcata della Salernitana. So che tipo di persona è, bada molto al sodo e se è in grado di trasmettere il suo stile, di gioco e di vita, al gruppo, è in grado di compiere piccoli miracoli. I granata, magari, non avranno il calcio più bello e moderno al mondo, ma giocano un calcio efficace, come il suo tecnico».

Tornando alla Serie B. Vero che c’è ancora il ritorno, ma ti aspettavi un Monza, con un passivo di bilancio di 26 Milioni di Euro, bloccato dal modesto Cittadella?

«Questa è la riprova che in Serie B non bastano solo i soldi. Teoricamente, con i soldi in tasca, dovresti avere poche difficoltà a vincere un campionato cadetto, ma bisogna sempre passare dal campo. In Serie B vincono sempre le idee e le capacità di costruire e formare i gruppi di squadra».

E sul resto del campionato?

«Il campionato, non è un caso, lo ha vinto l’Empoli che ha alle spalle una società forte, competente e ben strutturata. La Salernitana ha uno splendido gruppo di calciatori ed hanno seguito alla lettera le idee di Castori. Il Cittadella, non solo da oggi, è una costante realtà del campionato cadetto ed è impressionante per quanto riesca a massimizzare gli investimenti. Monza e Lecce si sono perse un po’ ed anche le altre retrocesse dalla passata Serie A, hanno arrancato a lunghi tratti».

Tornando alla Serie A. La “tua” Inter, esprimendo un calcio concreto, è riuscita a ricucirsi il tricolore al petto anche approfittando degli scivoloni altrui, te lo aspettavi?

«Sono sincero, ad inizio campionato ero fiducioso sulla vittoria dell’Inter, ma non avrei mai immaginato che la matematica glielo avrebbe consegnato alla 34ª giornata. L’Inter ha trovato la chiave di volta a gennaio, vincendo quasi tutte le partite con le altre che, invece, hanno arrancato. La Juventus si è svegliata tardi e domenica ci sono anche altri importanti verdetti in palio, vedremo cosa ne uscirà».

Rimanendo sempre in tema Inter. Noi già stiamo immaginando Mourinho in sala stampa allo stadio “Arechi”, tu, invece, cosa proverai nel vederlo da avversario?

«Al di là di tutto, io sono molto contento del ritorno di Mourinho in Italia. Molti gli danno del “bollito”, ma continuo a ribadire che, secondo me, sia ancora tra i primi 10 allenatori al mondo. Sarà poi molto bello anche per noi addetti ai lavori poiché ci regalerà titoli su titoli, i “tituli”, invece, lo vedremo strada facendo».

Ritornando, sulla Salernitana, quale calciatore, secondo Fabrizio Biasin, potrà essere importante anche in Serie A?

«Il vantaggio della Salernitana, e non voglio essere ripetitivo, è proprio il gruppo e la figura di Castori sarà importantissima per i granata. Posso farti l’esempio dello Spezia, dove Italiano è il principale artefice di questa salvezza clamorosa. Quando una squadra, a mio avviso, sale dalla Serie B alla Serie A deve avere un “manico” forte; come lo è stato Italiano per lo Spezia, spero lo sarà anche Castori per la Salernitana».

In chiusura, un collegamento tra Inter e Salernitana grazie a Max Pezzali. Salerno si è tinta di granata e la città è stata tappezzata da striscioni a tema Pezzali/883.

«Max Pezzali è il simbolo di un’intera generazione e ci sta che una tifoseria si possa affezionare a lui. Nelle sue canzoni, inoltre, ha tirato più volte in ballo il calcio e proprio di recente ha pubblicato il nuovo inno ufficiale dell’Inter. Curioso, comunque, che un tifoso interista sia amato e citato da tutti i tifosi, ma anche questo è il bello di questo sport».


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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!

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