Conferenza stampa per la salernitana prima del match interno con il Crotone. A sorpresa arriva direttore generale, Angelo Fabiani, quale interviene prima di mister Ventura.
Fabiani risponde alle domande dei giornalisti in conferenza
«Oggi sono anch’io per fare un comunicato e una precisazione. Per quanto riguarda l’album delle figurine (Sentimento Granata, ndr) la Salernitana non ha partecipato alla stesura. Dico questo perché all’indomani dell’uscita dell’album si sono andati a cercare i colpevoli dei vari errori. Noi abbiamo dato solo il patrocinio. Ci siamo rivolti all’editore affinché riveda gli errori commessi e ci è stato assicurato».
Una precisazione riguarda De Patre.
«Se ne sono dette tante all’indomani della partita con il Cittadella. Ma in presenza di un certificato medico, bisognerebbe quanto meno rispettare questo genere di informazioni».
Lo store granata in centro.
«Lunedì sarà finalmente disponibile lo store della Salernitana».
Siamo alla vigilia di una partita importante. I tifosi sono delusi dagli ultimi risultati.
«Sono rammaricato per gli ultimi risultati ottenuti. Abbiamo tra le squadre più giovani del campionato, in B nessuno ti regala nessuno. Tutta la proprietà è proprietà è vicina alla squadra».
Come mai da quattro anni sempre in questo periodo dell’anno.
«Capita. Ma le cose capitano ovunque».
Ma la proprietà ha intenzione di portare questo club in Serie A? Non è solo la stampa locale ad averlo scritto.
«Ci sono condizioni che ci stanno andando contro. Non sono solito piangermi addosso ma è un fatto che a Cremona e con l’Ascoli abbiamo subito dei torti incredibili. Poi allestire una squadra e andare in Serie A, sono cose diverse perché ci sono innumerevoli fattori. Ad esempio abbiamo offerto il mondo a Ceravolo, e lui comunque non è venuto. E sapete bene che quando faccio delle trattative, non le vado a spiattellare».
I fatti dicono che quando Lotito è Fabiani hanno lavorato per costruire una squadra che vincesse il campionato, non hanno mai sbagliato. O quasi.
«Con tutto il rispetto per la C… ma quella era terza serie. È una cosa ben diversa».
