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L’ex granata Bollini campione d’Europa con l’Italia Under-19

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Per un Ochoa che trionfa oltreoceano, c’è un ex Salernitana che vince in Europa. Alberto Bollini, ex mister granata, è diventato campione d’Europa Under-19 alla guida dell’Italia.

Bollini porta l’Italia Under-19 sul tetto d’Europa

Grande soddisfazione per l’ex allenatore della Salernitana Alberto Bollini. Con la sua Italia, ha battuto contro ogni pronostico il Portogallo per 1-0 nella finale di Ta’ Qali (ai gironi era finita 5-1 per i lusitani) e si è laureato campione d’Europa Under-19.


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Un successo – il terzo nella sua storia – che alla Nazionale italiana mancava da 20 anni, quando, nel 2003, l’allora squadra guidata da Paolo Berrettini trionfò in Liechtenstein battendo in finale, ironia della sorte, proprio il Portogallo. In quella squadra vi erano giocatori del calibro di Giorgio Chiellini, Alberto Aquilani, Gianpaolo Pazzini, Francesco Lodi e gli ex Salernitana Raffaele Palladino  e Gabriele Perico. I match-winner di quel 2-0 di Vaduz furono il “Pazzo” e Luigi Della Rocca (fratello dell’ex Salernitana Francesco). A Malta, invece, a decidere la contesa è stato il laterale destro della Fiorentina Michael Kayode, nativo di Borgomanero, ma di origine nigeriana.

Kayode è stata una delle intuizioni tattiche vincenti del ct azzurro nella fase ad eliminazione diretta insieme ad Hasa. Il suo spostamento da terzino ad esterno d’attacco (con conseguente arretramento di Hasa a mezzala) ha influito molto nelle partite vinte contro Spagna e Portogallo: la sua capacità di corsa e la sua fisicità sono risultate decisive ai fini del risultato. Molto probabile il suo passaggio in Prima Squadra all’inizio della nuova stagione, vista anche la cessione di Venuti al Lecce.

Tra i giocatori che si sono maggiormente distinti in questo Europeo azzurro troviamo diversi prospetti interessanti. Si parte dallo juventino Luis Hasa fino al romanista Giacomo Faticanti, senza dimenticare Samuel Vignato, Filippo Missori e i cugini Alessandro e Lorenzo Dellavalle. Considerata la spasmodica ricerca della Salernitana di un esterno d’attacco e di un centrocampista centrale, Hasa e Faticanti farebbero proprio al caso di Sousa. Il primo è un’ala estrosa e duttile à la Chiesa, mentre il secondo è un centrocampista di qualità e quantità che ricorda molto De Rossi. Chissà se De Sanctis farà mai un pensiero su questi prospetti per la Salernitana del futuro.

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