Si è da poco conclusa Empoli-Salernitana, partita valida per la sesta giornata del campionato di Serie A. Di seguito, un breve riassunto del match e le pagelle dei granata.
Empoli-Salernitana: granata piccoli piccoli
Due squadre alla ricerca della prima vittoria in campionato, ma che hanno scelto due strade diverse per combattere le proprie incertezze.
Sousa si affida in blocco allo stesso undici che ha impattato in casa venerdì contro il Frosinone, mentre Andreazzoli ha stravolto tutto schierando cinque giocatori diversi rispetto alla partita persa in casa domenica contro l’Inter. Con Ismajli infortunato, è Walukiewicz ad affiancare Luperto al centro della difesa, mentre Bereszynski rileva Ebuehi. A centrocampo confermato il solo Maleh, con Fazzini e Grassi a prendere il posto di Ranocchia e Marin. In attacco, chance dal primo minuto per Cancellieri al posto di Cambiaghi.
Gara che parte in salita per l’Empoli, costretto a rinunciare per infortunio nei primi minuti ad entrambi i terzini, Pezzella e Bereszynski, gettando subito nella mischia a Cacace ed Ebuehi. Nonostante le difficoltà iniziali, sono comunque gli uomini di Andreazzoli a scaldare per primi i guanti di Ochoa con i tentativi di Cancellieri e Walukiewicz. Al 20′, però, Cabral sembra approfittare di un buco di Ebuehi per battere imparabilmente Berisha, ma il gol viene annullato per il fuorigioco netto del capoverdiano. La reazione dell’Empoli non si fa attendere, con Baldanzi che arriva scomposto sul corner di Fazzini e non riesce a battere Ochoa da pochi passi. Al 30′, ancora una volta il portiere messicano decisivo in uscita sul tentativo sottomisura di Luperto, a testimoniare il primo tempo difficile dei granata. Al 34′, alla fine, l’Empoli sblocca la partita: triangolo lungo tra Cancellieri e Baldanzi ben finalizzato da quest’ultimo con un inserimento vincente a centro-area. 1-0 per gli uomini di Andreazzoli, i quali finalmente realizzano il primo gol del loro campionato.
Al 41′, Baldanzi potrebbe offrire la replica su un rinvio difettoso di Pirola, ma Maggiore ci mette una pezza e salva i granata dal raddoppio. Nel finale di tempo, altra occasione d’oro per il raddoppio empolese, con Shpendi che manda Maleh davanti la porta e il marocchino che spedisce incredibilmente sul fondo con il destro.
Terminato il primo tempo sul punteggio di 1-0, Sousa si gioca il tutto per tutto con un triplo cambio all’intervallo: fuori Pirola, Martegani e Candreva, dentro Daniliuc, Bohinen e Botheim. Al 50′, arriva il primo squillo della Salernitana con il piatto mancino di Kastanos a sfiorare il palo alla destra di Berisha. La Salernitana insiste e, al 55′, finalmente Mazzocchi arriva al cross per liberare al tiro Bradaric sul lato opposto, ma la conclusione del croato si perde in curva. Il primo squillo della ripresa dell’Empoli arriva al 63′, con Ochoa ancora sicuro nel chiudere lo specchio della porta a Shpendi. Sousa, al 64′, decide di giocarsi la carta Dia per uno spento Mazzocchi. Decisivo ancora “Memo” al 67′ sul tentativo di Fazzini molto insidioso: il messicano agisce di mestiere e di riflesso. Andreazzoli opera i suoi ultimi cambi al 73′, facendo entrare Gyasi, Marin e Cambiaghi per Shpendi, Fazzini e Baldanzi.
Cabral prova a scuotere i suoi con una conclusione velleitaria al 76′, con il pallone che finisce alto. L’Empoli reagisce sfiorando il raddoppio con un’altra doppia occasione: Ochoa è meraviglioso su Gyasi, ma sul tap-in di Maleh è decisivo Daniliuc con una deviazione provvidenziale. Sousa, per il finale, si gioca la carta Tchaouna per Bradaric, spostando maggiormente in avanti il baricentro. La mossa sembra sortire i suoi frutti all’87’, quando Cabral si crea uno spazio importante per il tiro, ma ancora una volta è il palo a negare il gol al capoverdiano. Cabral ci prova ancora nei minuti di recupero, ma Berisha riesce a fare buona guardia e permette all’Empoli di trovare i primi tre punti di questo campionato. La Salernitana si fa agganciare dai toscani e deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria.
Le pagelle dei granata: Ochoa, Cabral e poco altro. Malissimo Pirola
Ochoa – Ci mette una pezza come al solito in almeno tre circostanze (di cui alcune clamorose nella ripresa), ma non può nulla sul tocco sottomisura di Baldanzi. “Memo” è ormai sinonimo di affidabilità, una delle poche note liete di una serata storta. 7.
Lovato – Tiene in gioco Cancellieri sull’azione del gol di Baldanzi. Meno reattivo del solito, è apparso molto appesantito. La scarsa autonomia di Daniliuc lo ha costretto agli straordinari e, nonostante tutto, è stato comunque il migliore del terzetto centrale. 5,5.
Gyömbér – Soffre la velocità e la rapidità dal pacchetto offensivo empolese. Anche negli anticipi ha avuto più difficoltà del solito. Rischia tantissimo in avvio di ripresa su Shpendi lanciato a rete, ma nel complesso migliora di molto il rendimento nella ripresa. 5,5.
Pirola – Ha sofferto le pene dell’inferno per cercare di contenere Baldanzi. La velocità del vice-campione del Mondo Under-20 è un ostacolo insormontabile per il capitano dell’Under-21, costretto alla resa all’intervallo. 4,5. Dal 46′ Daniliuc – Con lui in campo, dietro è tutta un’altra musica. Baldanzi perde l’efficacia dei primi 45′ e la tattica del fuorigioco funziona a dovere per fermare Shpendi a tu per tu con Ochoa. Provvidenziale anche su Maleh con una deviazione salvifica. 6.
Mazzocchi – Prova qualche spunto dei suoi, ma Cacace ha avuto vita fin troppo facile. È l’ombra sbiadita del giocatore ammirato fino alla fine della scorsa stagione. 5. Dal 65′ Dia – Non ha avuto occasione e modo di poter mettere alle spalle le polemiche delle ultime settimane. Il senegalese è lontano dai soliti standard, ma neanche è stato messo in condizione di colpire. 5,5.
Martegani – È l’unico che prova costantemente a verticalizzare il gioco, ma è come se parlasse una lingua diversa rispetto ai compagni. A livello difensivo, non garantisce il dovuto filtro, cosa che ha agevolato le rapide ripartenze del terzetto d’attacco empolese. 5. Dal 46′ Bohinen – Prova a portare fosforo e idee nella metacampo, ma non trova molto supporto da parte dei compagni. 6.
Maggiore – È nervoso e lo si nota per l’ammonizione presa in avvio di partita. Risulta fondamentale quando impedisce a Baldanzi di trovare l’immediato raddoppio con una zampata salvifica in area dopo un rinvio loffio di Pirola. Uno degli ultimi a mollare nella ripresa. 6.
Bradaric – Solita corsa sulla fascia e solita imprecisione al cross. Ebuehi è un cliente complicato per lui e su quella fascia l’Empoli agisce quasi indisturbato per tutto il primo tempo. Nella ripresa ha una buona palla per il pareggio, ma la spreca malamente. 5. Dall’83’ Tchaouna – Prova a spostare gli equilibri nel finale di gara, ma viene poco sollecitato dai compagni. s.v.
Candreva – Completamente avulso dalla manovra. Non riesce ad entrare nel vivo del gioco e la manovra offensiva ne risente parecchio. Il cambio all’intervallo per via di un problema fisico è emblema della giornata difficile vissuta da “Mast’Antonio”. 5. Dal 46′ Botheim – Veramente poca cosa: mai incisivo in zona gol, né aiuta a far salire la squadra. Ingresso sostanzialmente inutile. 5.
Kastanos – Troppo compassato. Spesse volte s’intestardisce in dribbling rischiosi che mandano a nozze i contropiedisti empolesi, altre volte rinuncia a cercare la profondità lasciando Cabral abbandonato a se stesso. Ha il merito, comunque, di creare la prima occasione granata della partita in avvio di ripresa. Molto poco, comunque. 5,5.
Cabral – Gara difficilissima la sua: ha avuto un pallone buono e lo ha messo in fondo al sacco. Peccato, però, che fosse in fuorigioco. Per il resto, Luperto e Walukiewicz lo hanno annullato senza troppi patemi, costringendolo a giocare sempre più lontano dalla porta. Il palo, però, sta diventando per lui una maledizione. 6.
Sousa – Non gli si chiede di fare le nozze con i fichi secchi, ma nemmeno di trasformare l’acqua in vino. Non cambiare nulla rispetto a venerdì si è rivelato un clamoroso autogol che ha portato all’infortunio di un Candreva visibilmente spremuto. Inoltre, non arrivare quasi mai al tiro in porta in uno scontro diretto è inaccettabile. Gli accorgimenti nella ripresa non si riveleranno efficaci, ma il tecnico lusitano ci ha messo del suo nel disastroso primo tempo dei suoi. 5.