Serata storica quella vissuta dalla Salernitana allo stadio “Olimpico” contro la Lazio. Notte da incubo per i padroni di casa alla viglia di Halloween: i granata ribaltano la squadra allenata da Sarri rifilandole un tris spietato che vale tre punti.
Salernitana da Halloween… per i capitolini
La compagine granata arriva a Roma orfana del consueto sostegno dei propri tifosi, fermati da un’inspiegabile quanto codarda decisione delle istituzioni di limitare fortemente i tagliandi del settore ospiti.
Dalla dura reazione del tifo granata scaturisce probabilmente quella è destinata a diventare una vittoria storica. Fazio e compagni arrivano particolarmente carichi all’appuntamento, in virtù di quanto sigillato nel patto coi tifosi di due giorni prima.
La Lazio naviga nei quartieri altissimi della classifica ed è reduce da un filotto di risultati positivi, nonché da sei partite di imbattibilità del portiere. I granata fanno affidamento sulle proprie forze al cospetto di una corazzata, provando ad approfittare delle stanchezze di Europa League dei biancocelesti.
Le scelte di Nicola
Nicola non modifica il canovaccio tattico ma ruota qualche interprete, anche per far rifiatare qualche titolare in vista dell’importante sfida con la Cremonese allo stadio “Arechi”. Dia inizia in panchina, Mazzocchi trasloca sull’out destro, Candreva mezzala e Bradaric stantuffo della corsia mancina.
La partita
Prima frazione di controllo per i granata, che perdono subito Gyomber per infortunio. La Lazio non sfonda ma latitano le ripartenze efficaci dei campani. Pedro scheggia il palo, ma Zaccagni ipnotizza il subentrato Bronn e fulmina Sepe.
La ripresa è ricca però di sorprese ed emozioni. La Salernitana reagisce con rabbia e perviene al pareggio con un tocco artistico di Candreva. Gli ospiti ci credono: l’ex giallorosso Fazio consegna il sorpasso.
Gli aquilotti reagiscono ma Vecino spreca due volte, il giallo al diffidato Milinkovic Savic inasprisce gli animi. Ma in contropiede è ancora la Salernitana a piazzare il colpo letale: un brillante Bradaric serve a Dia la scivolata che vale il tris vincente.
La Salernitana per la prima volta nella sua storia batte la Lazio a domicilio e infligge un duro colpo alle ambizioni di scudetto del club del patron Lotito, a cui non resta che masticare amaro e rimpiangere il passato. Salerno non è la Lazio, forse il presidente lo avrà finalmente compreso.
I ringraziamenti dei tifosi
Grande gioia al novantesimo nello spogliatoio granata, poi i festeggiamenti a Salerno al rientro della squadra in nottata. La città ringrazia i propri beniamini per una prestazione ed un risultato ben al di sopra delle attese. La rivincita sulle istituzioni e sul passato di arroganza firmata a Lotito è servita.
Adesso bisogna tenere i piedi ben saldi a terra, capitalizzare al massimo il turno casalingo contro una concorrente diretta per la salvezza e provare a ottimizzare la condizione fisica di alcuni elementi appena recuperati, in vista dei prossimi impegni ravvicinati.