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Abolito il numero 88, Perotti: “Giusto così”

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Nelle scorse ore è arrivata la decisione ufficiale del Governo circa il numero 88 presente sulle divise da gioco di alcuni calciatori, Diego Perotti si è espresso dopo l’ufficialità, ecco le sue dichiarazioni.

Perotti: “Non ho mai immaginato cosa significasse”

Ufficialmente bandito, il numero 88 non sarà più indossabile nei campionati calcistici italiani. Il motivo è il richiamo al saluto nazista, difatti questo numero viene ancora oggi utilizzato da alcuni gruppi neofascisti sparsi per il mondo.


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L’ultimo calciatore della Salernitana ad aver indossato questa maglia è stato Diego Perotti. Arrivato a Salerno nella sessione invernale di calciomercato della scorsa stagione, l’argentino non è riuscito a lasciare il segno all’ombra dello stadio “Arechi”.

In molti, infatti, lo ricordano soprattutto per quell’ormai famoso rigore sbagliato nella penultima giornata di campionato che fece rischiare ai granata la retrocessione in B.

L’ex Roma si è recentemente espresso sulla questione riguardante il numero 88, ecco quanto estrapolato da Leggo.it:

“Ho sempre avuto il numero 8 tanto che l’ho pure tatuato sul braccio accanto al disegno del Colosseo, ma quando sono arrivato a febbraio a Salerno quel numero era già preso da Bohinen. Così ho raddoppiato e messo l’88 anche perché sono nato nel 1988 e mi sembrava carino. Non ho mai immaginato cosa volesse significare.

Se la decisione di abolirlo è per evitare comportamenti antisemiti, non posso che essere d’accordo col governo, anche se non credo che gli altri miei colleghi lo avessero scelto per quel motivo. Ogni strumento per contrastare l’antisemitismo è da utilizzare, bisogna isolare certi personaggi nel calcio come nella vita”.

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