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Gabionetta: “Baraye? È fortissimo, può arrivare in Serie A”

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Siamo entrati nella settimana che riporterà la Salernitana allo stadio “Rigamonti”, partita dell’11ª giornata di Serie B, per l’occasione abbiamo contattato Denilson Martinho Gabionetta.

Salernitana, Gabionetta: “È bello sentire i tifosi gioire”

I granata di Fabrizio Castori sabato si giocheranno la prima di un mini-ciclo terribile che passerà tra Brescia, Lecce e Frosinone. E proprio con le rondinelle torna alla mente quella prima trasferta a Brescia dell’era LotitoMezzaroma. I granata portarono a casa un punto e qualche recriminazione.

Dal gol al Brescia, alla Cina. Il giramondo Gabionetta

Sulle ali dell’entusiasmo dalla vittoria d’esordio sull’Avellino, il brasiliano ripeté l’ottima prestazione con il bellissimo gol del 2-2 allo stadio “Rigamonti”. Abbiamo contattato Gabionetta che, dopo Salerno, ha iniziato a girovagare per il mondo con il suo calcio spettacolo. Oggi lo abbiamo ritrovato in Portogallo.

La Salernitana sta guidando la classifica, da tre settimane. Ti aspettavi un simile inizio?

«Non mi aspettavo che partissero così forte. Confrontandomi con i miei amici della curva, sento un entusiasmo che mancava da tempo. Non so come andrà a finire in caso di promozione, il ‘fatto’ della multiproprietà lascia dei dubbi. Ma a prescindere è bello sentire i tifosi gioire».

E ora tre gare dure con Brescia, Lecce e Frosinone in pochi giorni.

«Sarà un test di maturità, vediamo con quanti punti ne uscirà. Questo dirà che campionato vorrà fare la Salernitana. Feci un bel gol, in porta c’era Minelli che poi ho ritrovato a Padova».

E proprio a Padova hai conosciuto Baraye, oggi a Salerno.

«Secondo me è fortissimo. Siamo stati al primo posto per una decina di turni e lui era sempre tra i migliori in campo. La tattica era “palla a Baraye…”, un girone d’andata devastante. Il girone di ritorno fu un po’ sottotono ma aveva anche qualche problema fisico. Ha margini di crescita, quando parte palla a piede non ce n’è per nessuno, è un treno. Deve solo avere pazienza. Con rispetto verso chi sta giocando nel suo ruolo… non c’è paragone».    

Dopo Salerno stai davvero girando il mondo, sei passato dalla Cina al Messico, poi di nuovo in Italia. Ora, Portogallo?

«Quando ero a Salerno ed ero in attesa del rinnovo, mi ritrovai a fare una chiacchierata con Calil. Mi confrontai con lui. Aspettavo il rinnovo del contratto da due mesi, ebbi un’offerta e mi consigliò di accettare, quindi andai in Cina. Un’esperienza importante che mi permise di fare esperienza anche fuori poiché avevo giocato tanto in Italia. Tutto partì da quel mancato rinnovo, altrimenti mai avrei lasciato Salerno».


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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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