In occasione di Lecce-Salernitana, valevole per la 20ª giornata di Serie A 2022-2023, SalernoSport24 ha posto alcune domande a Delio Rossi, doppio ex della sfida. Di seguito le sue parole.
Delio Rossi, il suo punto di vista su Salernitana e Lecce
Come anticipato, in vista di Lecce-Salernitana, abbiamo avuto l’occasione di parlare con un ex di ambedue le parti, Delio Rossi.
Delio Rossi inizia il suo percorso da tecnico, tra i professionisti, proprio a Salerno. Con i granata riesce a conquistare una grande promozione in Serie B, al termine della stagione 1993-1994. Negli anni successivi, allena il Foggia e il Pescara. In seguito, ritorna a Salerno nel 1997 e con una grande forza di volontà riesce a conquistare la promozione in A, per la seconda volta nella storia della Bersagliera.
Successivamente passa per Pescara, Genoa, Lecce e Atalanta. Nel 2005 approda sulla panchina della Lazio, dove ancora oggi, viene ricordato con gran piacere. In seguito, nella stagione 2011-2012 viene ingaggiato dalla Fiorentina.
La sua ultima esperienza risale alla stagione 2020-2021, quando siede sulla panchina dell’Ascoli per sole 14 partite.
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Crede che la visione di Nicola possa scongiurare il momento no della Salernitana?
«Penso che un allenatore che è riuscito in una grande salvezza, come quella dell’anno scorso, può continuare a dare il suo apporto alla squadra e alla società. Inoltre, credo che un tecnico debba essere analizzato anche con riferimento agli obiettivi e credo che sia in linea con i propositi dei granata. Non si valutare un allenatore in base ad un unico momento».
Cosa pensa relativamente al settore offensivo della Salernitana?
«Secondo me non è male, tuttavia bisogna precisare che il settore offensivo deve essere innescato dal centrocampo e dalla difesa, quindi il discorso diventa più generale e bisognerebbe ragionare, quindi, sui vari reparti».
C’è qualche giocatore della Salernitana che l’ha colpita particolarmente ?
«Tra quelli che mi hanno colpito di più, c’è sicuramente il terzino destro, Pasquale Mazzocchi. La sua convocazione in Nazionale è prova della grandi potenzialità di questo ragazzo. Spero che ci sia un pronto recupero per quanto riguarda l’infortunio».
Come vede il Lecce di Baroni, dopo questa prima metà di campionato?
«Penso che l’anno di passaggio dalla Serie B alla Serie A è sempre quello più complesso in termini di mentalità. Si passa ad un livello superiore di professionalità e di gioco e molto spesso questo adattamento può richiedere tempo. Proprio su questa domanda, abbiamo anche l’esempio della Salernitana, nell’anno precedente a questo, che grazie a Davide Nicola è riuscita a salvarsi».