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David Mounard: “Salerno oggi è la mia casa”

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Mounard: “Non ci sono più i presidenti seri di una volta”

C’era anche David Mounard ieri sera al Santa Teresa Beach Soccer dove ha partecipato con la squadra del Cico’s uscito sconfitto dalla kermesse per opera dell’Avino Infissi ai quarti di finale. Noi ci trovavamo lì e abbiamo scambiato due parole con il francese, ormai salernitano d’adozione. Clicca qui per vedere una delle sue performance durante il torneo salernitano.

Questa è la tua prima esperienza al Santa Teresa Beach Soccer. Quali sono le tue impressioni?

“Devo dire che è davvero un gran bel torneo, ben organizzato e con una stupenda cornice di pubblico. Per chi non ha mai giocato nel professionismo questo può regalare quelle emozioni grazie alla bellissima atmosfera che si respira, e sentirsi un giocatore. E’ davvero molto bello! Credo che sia il torneo più importante a Salerno”.

Ti sei divertito?

“Molto. Diciamo che si tratta di un campo un po’ particolare per quelle che sono le attitudini, invece, di un calciatore professionista del calcio a 11. Io non ho mai giocato sulla sabbia, è bello e ti permette un buon allenamento; ora iniziano i ritiri delle squadre e, per giocare sulla sabbia, serve forza nelle gambe e questo aiuta molto”.

A Salerno da sette anni. Partecipare a questo torneo ti ha calato, una volta di più nella realtà salernitana.

“Ho sempre sentito un grande attaccamento alla città, non è mai venuto meno. Non a caso sono arrivato qui con la mia famiglia sette anni fa e qua siamo rimasti. E’ giusto che quindi, da ‘salernitano’, partecipi a quelle che sono le iniziative della città. Mi ha inorgoglito partecipare a questa manifestazione, cosa per la quale non ho chiesto nulla in cambio. Il calcio è divertimento prima di tutto”.

Hai fatto riferimento alla preparazione. Ci sono già state richieste quest’anno?

“Non son ancora. Ho già avuto qualche richiesta, anche importanti ma il discorso è che non vorrei allontanarmi da quella che oggi è casa mia, Salerno. Nel calcio di oggi è molto difficile, non ci sono più i soldi prima e le società importanti di prima, e non sempre i presidenti sono persone serie ed affidabili. Bisogna aspettare e valutare con calma le opportunità che ci sono in zona e poi decidere”.

 

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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