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Il doppio ex David D’Antoni: “L’Arechi darà la spinta per battere il Frosinone”

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Prova del nove per la Salernitana di Ventura, allo stadio “Arechi” arriva il Frosinone di Alessandro Nesta. Abbiamo intervistato David D’Antoni, protagonista con la maglia granata e, soprattutto, con quella dei gialloblù.

D’Antoni: “Non mi sorprende questa Salernitana”

David D’Antoni ha vissuto due stagioni. In panca c’era il boemo Zdenek Zeman, un’annata nella quale c’erano fior fiori calciatori e nella quale i granata accarezzarono per lunghi tratti la possibilità di una promozione in massima serie. L’anno dopo le cose andarono diversamente. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo contattato per una intervista.

Oggi sei l’allenatore del Monterosi, ma ieri vestivi le maglie sia della Salernitana che del Frosinone. A Salerno due anni, e nel secondo non avesti gran fortuna, mentre a Frosinone… bel 140 presenze.

bellotto-d-antoni«Il primo campionato vissuto a Salerno fu bellissimo, in panchina c’era Zeman. Il secondo le cose cambiarono. A gennaio andai via e mi operai. Fu un’annata un po’ strana. Ho un ricordo bellissimo di Salerno e del calore della piazza granata. Un’esperienza fantastica vedere l’Arechi pieno. L’apice fu sicuramente il derby con il Napoli (Salernitana-Napoli 3-1, ndr). Una delle cose più belle che possono capitare ad un calciatore. A Frosinone è il posto dove sono stato meglio perché riuscii ad esprimermi al meglio, giocando con continuità. Probabilmente è il posto dove ho raccolto di più dal punto di vista della carriera».

Il Frosinone nel frattempo è diventata una realtà del calcio italiano: due volte in serie A in tre anni. Per i leoni quest’anno sarà più difficile affermarsi dopo la partenza di Ciofani?

«Il Frosinone è oramai una realtà consolidata del panorama calcistico italiano. Il presidente (Maurizio Stirpe, ndr) in questi anni ha fatto cose importantissime. Ha strutturato la società, ha fatto lo stadio, il centro sportivo… e di pari passo sono arrivati grandi risultati, passando dalla Serie C alla Serie A. Questo è un anno importante perché sappiamo tutti che l’anno dopo ad una retrocessione è sempre un po’ complicato riaffermarsi. Hanno mantenuto un’ossatura di squadra importante. In questo momento hanno delle difficoltà. Ma con la struttura tecnica e societaria che hanno, sono certamente fortemente candidati ad un nuovo salto di categoria».

La Salernitana, invece, è lassù. Sorpreso nonostante le numerose assenze che deve fronteggiare Ventura?

«Non mi sta sorprendendo la Salernitana. Ha un pubblico fantastico ed è una realtà consolidata in Serie B, ci sta che lotti per le zone alte della classifica. Ha una società che è riuscita a portare un allenatore come Gian Piero Ventura in Serie B e questo potrebbe fare la differenza. Questo è un anno molto importante per Salerno e la Salernitana. Ci sono tutti i presupposti perché possa realizzare qualcosa d’importante in questo campionato. Per me la certezza di questo è senz’altro l’allenatore che ha grande voglia di rivalsa rispetto a ciò che gli è successo in questi anni, forse anche immeritatamente. Penso che potrà fare un ottimo campionato».

Conosci il calore dei tifosi della Salernitana. Può rappresentare quell’arma in più per vincere una partita così complicata come può esserla quella con il Frosinone?

«Il calore dei tifosi della Salernitana è qualcosa di grande. L’Arechi può essere una spinta importante in tutte le partite, figuriamoci quindi in una così importante come quella col Frosinone. Incontrare i gialloblù in questo momento non è facile. Da una parte i granata hanno tante assenze, mentre il Frosinone cerca, invece, continuità di risultati. In campo metteranno tanto agonismo, hanno necessità di punti per risalire in classifica».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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