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COVID-19: cosa è cambiato nel mondo del calcio dopo un anno dalla scoperta del virus?

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Focus sulla situazione COVID-19 che da un anno a questa parte ha sconvolto il nostro modo di vivere e il mondo del calcio.

COVID-19: cosa è cambiato?

La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus.

SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente identificato nell’uomo.

Il COVID-19 oltre a cambiare il nostro modo di vivere ha cambiato completamente il mondo del calcio.

Il primo campanello d’allarme arrivò il 22 febbraio quando vennero rinviate le prime gare in Italia. La prima gara rinviata in assoluto fu PiacenzaSambenedettese.

Il 10 marzo, invece, i campionati sono stati bloccati per via del imminente lockdown che avrebbe colpito l’Italia. Campionati ripresi poi nel mese di giugno solo per la Serie A e la Serie B, ripresa in parte la Serie C con i soli spareggi promozione e retrocessione.

Oggigiorno la situazione non è cambiata molto. Ad un anno dalla prima gara sospesa gli stadi sono ancora chiusi al pubblico, condizione che penalizza molto le squadre che giocano in casa, ma che penalizza anche le società poiché mancano gli incassi che si ottenevano prima della pandemia.

Situazioni protocolli e tamponi

Sono aumentati anche i costi di gestione per le squadre anche per via della situazione legata ai  tamponi, obbligatori per poter scendere in campo.

Per quanto riguarda la presenza di positivi in squadra, la Lega Calcio ha ideato un apposito protocollo, infatti, la squadra che ha dei positivi presenti in squadra ha il dovere di scendere in campo fin quando ha la possibilità di schierare 13 calciatori in distinta tra cui un portiere.

Protocollo che non si è sempre seguito alla lettera poiché ci sono state varie eccezioni. Basti pensare alla gara tra Salernitana e Reggiana, gara vinta dai granata perché la Reggiana aveva esaurito già il cosiddetto jolly o al caso Juventus-Napoli rinviata per via di due positivi all’interno del gruppo squadra partenopeo, situazione poi gestita dall’ASL locale. Oppure i casi di Casertana e Palermo costrette a scendere in campo con 8 e 11 calciatori in campo.

La situazione COVID in Serie C e in Serie D per le salernitane

Il campionato di Serie D è stato fermo per circa un mese. La causa di questo stop è dovuta ai troppi positivi presenti nelle squadre e ai ingerenti costi di gestione dovuti ai tamponi.

Il protocollo è stato modificato nel mese di dicembre. I tamponi per la quarta serie vengono effettuati 72-48 ore prima dell’inizio della gara. Se sono presenti tre positivi nel club squadra può essere richiesto il rinvio.

Anche la Nocerina ha subito in prima persona la situazione contagi. La squadra di mister Cavallaro è stata costretta a stare ai box per un mese circa visti i numerosi contagi  (15) che si sono avuti nel gruppo squadra nel mese d’ottobre. Problema che ha subito anche la Gelbison che ha avuto ben 16 contagi, situazione che ha tenuto anch’essa ferma ai box.

In Serie C la situazione non è delle più rosee. Il COVID-19 ha colpito anche la Paganese che in un sol colpo ha perso 7 componenti per la gara contro il Teramo di qualche mese fa. Attualmente il COVID-19 ha colpito la Cavese che al momento ha 23 contagiati tra squadra e staff tecnico. La situazione che ha colpito i metelliani è alquanto grottesca, poiché i metelliani “rischiano” di dover disputare la gara con la Ternana di mercoledì prossimo, avversità che come detto in precedenza è accaduta alla Casertana che nel match contro la Viterbese è stata costretta a giocare la gara con 8 calciatori, tre dei quali sono risultati positivi poche ore dopo.

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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.

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