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Calcio femminile: in arrivo il congedo per maternità per le atlete professioniste

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Si svolge oggi la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Tante le campagne di sensibilizzazione portate avanti anche nel mondo dello sport. Un risultato importante, per il movimento femminile, si è raggiunto nel calcio femminile, dove alle calciatrici verrà presto riconosciuto il congedo per maternità.

Svolta per il calcio femminile con l’avallo della FIFPRO

La FIFPRO, federazione internazionale dei calciatori professionisti, ha accolto con favore l’introduzione di nuove normative che tutelano i diritti delle calciatrici professioniste. Le atlete che desiderano avere figli durante la loro carriera di giocatore, godranno ad esempio del congedo per la maternità. I nuovi regolamenti sono condizioni minime concordate dalla FIFA. ed entreranno in vigore dal 1 ° gennaio 2021.

Congedo per maternità e non solo: ecco le nuove normative

Si parte dal congedo di maternità minimo di quattordici settimane, di cui almeno 8 settimane dopo la nascita del bambino. Durante il congedo di maternità la giocatrice deve essere pagata almeno due terzi dello stipendio, nel caso in cui la legislazione nazionale non stabilisca uno standard più elevato. Fissata anche l’impossibilità che un contratto risolto dal club in questo periodo sia dovuto a gravidanza o maternità. Il club, inoltre, è tenuto a dimostrare che un licenziamento non è correlato alla maternità, altrimenti alla giocatrice viene concesso un risarcimento extra pari a sei stipendi oltre al valore residuo del contratto. Successivamente libertà per l’atleta di decidere se continuare a giocare o meno, a condizione che la sua salute, valutata indipendentemente, glielo permetta.

Poche mamme nel mondo del calcio lo dice la FIFPRO

“Le giocatrici stavano spingendo per questi miglioramenti ed è bello vedere che la FIFA ha ascoltato la voce dei giocatori”. Queste le parole del segretario generale della FIFPRO Jonas Baer-Hoffmann. L’anno scorso, la FIFPRO ha esortato la FIFA a creare misure normative per consentire ai giocatori di avere una famiglia senza rischiare di perdere il lavoro come calciatore professionista. Secondo il rapporto sull’occupazione 2017 della FIFPRO, solo il 2% delle giocatrici ha avuto figli. Il 47% ha dichiarato, invece, che avrebbe lasciato il gioco presto per iniziare una famiglia. Citando la mancanza di servizi di custodia dei bambini come motivo importante per smettere. Per migliorare questa situazione e sviluppare ulteriormente il calcio professionistico femminile, FIFPRO ha chiesto alla FIFA di contribuire a inserire nei suoi regolamenti vantaggi e protezioni standardizzati per i giocatori.

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Christian Vitale
Christian Vitalehttps://www.salernosport24.com/author/christian/
Christian Vitale è un giornalista pubblicista che collabora con la Redazione di SalernoSport24 dal dicembre 2019
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