Un Alessio Dionisi non esattamente il volto della soddisfazione dopo il 3-0 subito all’Arechi dal suo Sassuolo contro la Salernitana. Queste le sue parole in sala stampa nel post-partita.
Dionisi: “Atteggiamento leggero”
«A Verona abbiamo fatto la partita giusta e abbiamo perso per episodi, con il loro primo tiro in porta arrivato all’80’. Oggi abbiamo avuto un atteggiamento leggero e, dopo che la Salernitana è passata in vantaggio, non siamo stati più capaci di riprenderla. Oggi la Salernitana ha meritato e non c’è altro da dire».
«Il Sassuolo gioca sempre per vincere, è la prima partita che sbagliamo in questo girone di ritorno, dove siamo la terza forza del campionato. La Salernitana ha meritato perché siamo entrati con un atteggiamento leggero e lei era più determinata, ha avuto fortuna sul primo gol, ma se l’è cercata e poi ha legittimato la vittoria».
«Ho tolto Frattesi perché volevo attaccare con quattro calciatori e difendere in sei, lasciando due palleggiatori a centrocampo. Per mantenere la partita ancora viva e recuperare lo svantaggio dovevamo essere equilibrati, ma abbiamo preso il terzo gol e lì è finito tutto».
«Non è stato un errore di prestazione, ma di approccio. Abbiamo preso due gol nei primi venti minuti, quindi abbiamo avuto un atteggiamento leggero e poi abbiamo avuto difficoltà a riacciuffare la partita»
«La salvezza per noi è un grande obiettivo. Dopo un girone d’andata così altalenante non pensavamo di poter puntare ai 50 punti. Noi siamo ambiziosi e vogliamo eguagliare quanto di buono fatto lo scorso anno, ma oggi abbiamo fatto male. Non c’è tutta questa differenza tra noi e la Salernitana, ma né siamo diventati dei brocchi dopo oggi e nemmeno eravamo dei campioni dopo la Juventus».
«Posso solo dire che la Salernitana ha fatto più di noi ed era più determinata. È una squadra forte e allenata bene, oggi aveva più motivazioni e ha vinto meritatamente».
«Nella partita di oggi ci sono i meriti della squadra che vince e i demeriti di chi perde. Quando si vince o si perde lo si fa tutti insieme, quindi è inutile nominare i singoli».