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Come diventare… fisioterapista sportivo. La guida completa

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Come diventare fisioterapista sportivo? Approcciarsi al mondo del lavoro può risultare complicato quando non si hanno le idee chiare. Se vuoi rimanere vicino al mondo dello Sport? Semplice! Puoi essere di supporto ad un club o lavorare nel privato rimettendo in piedi atleti. Quello che ti serve è diventare un fisioterapista.

Come diventare fisioterapista sportivo oggi

Lavorare nel mondo dello Sport è affascinante. Sei in contatto costante con il campo, sei parte integrante delle vittorie della tua squadra. La cura dei muscoli degli atleti passa per le tue mani. È spesso un lavoro da dietro le quinte, e raramente il tuo nome sarà popolare. Ma le soddisfazioni saranno tante, così come la riconoscenza. 

La guida

Ma come si diventa un fisioterapista sportivo? Qui troverai tutto quello che ti serve sapere: una guida dalla laurea al tirocinio all’iscrizione all’albo. Partiamo da… l’indice! 

Il generalista

Tra le professioni sanitarie una delle più ambite è quella del fisioterapista. Il professionista della fisioterapia opera nel settore sanitario e svolge una funzione di ausilio alle persone con difficoltà nelle funzioni motorie, psicomotorie e neurologiche attraverso azioni mirate alla cura, alla riabilitazione e alla prevenzione di queste stesse difficoltà. La professione di fisioterapista presenta vari sbocchi lavorativi. Il fisioterapista può decidere di praticare la libera professione, o in alternativa può lavorare come dipendente nel settore privato o pubblico presso ospedali, ASL, centri di riabilitazione, strutture private accreditate, palestre. All’interno della professione di fisioterapista, ci sono tanti rami di specializzazione, tra cui quello sportivo che sarà meglio approfondito. 

La laurea

Per diventare fisioterapista è necessario conseguire la laurea in Fisioterapia. Il corso di laurea è tenuto dalle varie facoltà di Medicina e Chirurgia dislocate sul territorio nazionale e ha una durata triennale. Ai fini del conseguimento della laurea bisogna aver acquisito un totale di 180 crediti formativi complessivi. Il numero di esami da sostenere durante i tre anni del corso varia in base ai regolamenti delle singole facoltà. 

Il test di ammissione

L’accesso al corso di laurea in Fisioterapia è regolato da un test di ammissione, infatti la facoltà è a numero chiuso e i posti disponibili sono programmati a livello nazionale e distribuiti nei vari corsi di laurea a livello locale. Il test di accesso al corso di laurea in Fisioterapia è, tra quelli delle professioni sanitarie, il più selettivo. Spesso, infatti, coloro che provano ad affrontarlo si affidano a corsi di preparazione, anche individuali. Si è registrata negli ultimi anni una tendenza all’emigrazione universitaria per gli aspiranti fisioterapisti verso altri paesi europei con normative meno stringenti. In questi casi occorre sempre verificare il riconoscimento a livello europeo del titolo conseguito.

Il tirocinio

All’interno del corso di laurea di Fisioterapie è previsto un tirocinio formativo pratico di 1400 ore durante tutto il triennio che deve essere svolto presso ospedaliere o extra-ospedaliere convenzionate con l’Università. Lo scopo del tirocinio è quello di formare i futuri professionisti anche da un punto di vista pratico, anche per l’assenza di un esame abilitante alla professione.

L’iscrizione obbligatoria all’ordine

La prova finale ha anche valore di esame di stato abilitante all’esercizio professionale. Ultimato il corso e conseguito il diploma di laurea si è, infatti, automaticamente abilitati a esercitare la professione di fisioterapista. Non c’è bisogno di esami di stato e, sino al 2018, senza neppure bisogno di iscrizione ad eventuali albi professionali. Dal 2018 però a norma dell’art. 4 della L. 3/2018 e del DM 13/3/2018, l’iscrizione agli ordini è obbligatoria per TUTTE le professioni sanitarie e pertanto è diventata obbligatoria anche per i fisioterapisti.

Lo sportivo

Diventare fisioterapista sportivo è diventato l’obiettivo settoriale dei professionisti della fisioterapia, attirati, principalmente, dalla possibilità di lavorare con atleti e con attrezzatura all’avanguardia, a stretto contatto con altri professionisti e con la possibilità di alti guadagni e tanta visibilità. Non esistono normative nazionali che obblighino a percorsi didattici post-laurea specifici per lavorare nell’ambito sportivo, ma visto il proliferarsi delle richieste per la gestione degli infortuni degli atleti professionisti si consigli di affrontare un percorso mirato, affidandosi a corsi di formazione ECM strutturati in ambito sportivo, per ulteriore garanzia corsi che prevedano certificazione delle Competenze IFSPT e/o percorsi post-laurea Universitari che propongano specializzazioni in Fisioterapia sportiva.

Le competenze IFSPT

La figura del Fisioterapista sportivo è stata definita a livello internazionale dalla IFSPT (International Federation of Sports Physical Therapy), che ha sviluppato la Core Competence propria del Fisioterapista che lavora nello sport. Questa figura prevede la certificazione di 11 competenze che determinano, una volta apprese e validate per il singolo professionista, l’ufficialità della registrazione internazionale.

La figura del RISPT

Il livello internazionale di riconoscimento della figura del Fisioterapista sportivo prevede appunto la figura del RISPT (Registered International Sports Physical Therapist), che in Italia corrisponde al titolo di “Italian SPT – accredited level”. Tale certificazione si può ottenere solo in altri 11 Paesi nel Mondo ed è approvata dalla IFSPT. Per ottenerla, bisogna essere membro ordinario di AIFI-GIS Sport e accedere alla piattaforma online dedicata dove è possibile costruire il proprio portfolio di competenze in Fisioterapia sportiva. È possibile richiederne la validazione a cura dell’apposita commissione, composta da 5 membri italiani più 3 internazionali. Ci sono anche altri due livelli intermedi di certificazione. Non al livello del RISPT, che però garantiscono determinate competenze, sempre appetibili per il mondo dello sport.

Conclusioni

Il fisioterapista sportivo quindi è un professionista, che può essere certificato in Italia conseguendo il titolo ITA SPT (Italian Sports Physical Therapist).

Ci sono comunque dei Master di I livello in Fisioterapia applicata allo Sport. Questi corsi universitari, a numero chiuso e aperti a professionisti fisioterapisti, prevedono un percorso formativo di almeno 60 CFU e 150 ore di tirocinio in strutture ambulatoriali e società sportive convenzionate con l’Ateneo.

In Italia, in ottica futura, si sta lavorando all’accreditamento della figura dell’Italian SPT accredited level da parte di CONI e CIP, in modo tale da uniformarsi con gli altri paesi che possiedono il riconoscimento di tale titolo e prevedono l’assunzione da parte delle Federazioni Nazionali di Fisioterapisti in possesso di tale certificazione.


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