martedì 14 01 25
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Colantuono non dà la scossa, Salernitana sempre più nel baratro

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La Salernitana è in una crisi senza fine, ed il pareggio col Brescia non ha avuto continuità. Nel Boxing Day del “Benito Stirpe” i granata hanno perso, e malamente, per 2-0. I gol di Kvernadze e Ambrosino nel secondo tempo lanciano il Frosinone, ed inguaiano sempre più la formazione di mister Colantuono. Ma tra l’espulsione di Ghiglione a fine primo tempo, gialli spropositati, mancanza di riferimenti in attacco, quante colpe ha Stefano Colantuono in questa disfatta?

Salernitana in crisi: Colantuono non trova soluzioni

Al termine del match, e soprattutto dopo le dichiarazioni al quanto confuse di Colantuono nel post-gara, i tifosi granata hanno iniziato a mostrare tutto il loro malcontento su una prestazione nuovamente pessima. La gara persa contro il Frosinone, una diretta concorrente nello scontro salvezza, ha mostrato tutti i problemi della formazione salernitana in questa stagione, partendo dalla fase difensiva, sempre più caotica e confusa, fino ad arrivare all’impalpabile tandem d’attacco Braaf-Włodarczyk.

Senza Bronn, difesa sempre più in difficoltà

Quella del “Benito Stirpe” è stata il secondo match saltato da Dylan Bronn per infortunio, e dopo il clean sheet dell’ultima uscita portato a casa dal trio Velthuis-Ferrari-Ruggieri, Colantuono ha voluto ripuntare su di loro, venendo però ben presto colpito e smentito delle sue convinzioni per via di errori banali da tutti e tre i baluardi difensivi. Sempre più evidente la caduta tecnica di Ferrari, e non solo per l’errore sul primo gol subito, e sempre più evidenziata l’incompatibilità di Velthuis con la Serie B e con un ruolo da titolare nella Salernitana. Per finire, in una giornata tutta da buttare, neanche Ruggieri riesce a salvare la faccia, dimostrando tutta la sua inesperienza.

Ghiglione e Stojanovic, frecce che fanno male alla Salernitana

Il problema, probabilmente maggiore, o sicuramente uno dei principali, è quello che riguarda gli esterni di centrocampo granata. Colantuono insiste col 3-5-1-1 e, come  nell’ultimo match, nonostante le tante sgasate in avanti e indietro sulle due corsie, Stojanovic e Ghiglione hanno ancora una volta dimostrato le loro difficoltà a sostenere gli attacchi e soprattutto a tornare ed aiutare dignitosamente la fase difensiva granata. Oggi, la poca lucidità dimostrata nelle precedenti uscite, si è resa nota con l’espulsione di Ghiglione a fine primo tempo, che ha ancor di più delineato il canovaccio della gara a favore dei ciociari. Urgono cambiamenti.

E la mediana? Tongya resta un grande problema

«Tongya è una mezzala, poi che possa aver sbagliato la partita è un altro tipo di discorso. Sta giocando nel suo ruolo, poi non è che al momento lì siamo molto numerosi».

Le dichiarazioni Colantuono in merito all’utilizzo di Tongya da mezzala è il miglior modo per discutere riguardo la mediana granata, e soprattutto del problema centrale della Salernitana. Tolte le, oramai continue, scuse e giustificazioni in merito alle assenze, seppur scontate, ma comunque infierenti di Adelaide, Maggiore e Tello, il continuo uso dell’ex Juventus su una zona di campo, a quanto pare per le sue caratteristiche, inadeguata, rende sempre più evidente la difficoltà di gestione del gruppo di Colantuono, che, per altro, anche in mixzone ha continuato a confermare le sue idee.

Il calciatore ha dimostrato in più uscite di non trovarsi a suo agio affianco ad Amatucci e Soriano, e soprattutto ha mostrato le migliori cose nel tridente d’attacco ad inizio anno, ma nonostante ciò viene sempre più spesso confermato in un ruolo non suo, continuando a peccare e soprattutto a non supportare gli attacchi granata con la sua ottima qualità.

Włodarczyk sempre più isolato, Braaf nel nulla

Le evidenti difficoltà granata si sono mostrate ancor di più nella fase offensiva, toccata pochissime volte nella giornata di oggi, e soprattutto toccata malamente. La scelta di Włodarczyk affianco a Braaf non si è rivelata per nulla azzeccata e soprattutto il polacco, per quanto sacrificante, non è mai stato sostenuto nelle sue spizzate e sponde dal resto della squadra, vuoi per l’espulsione di Ghiglione ed il conseguente abbassamente del baricentro, vuoi per paura di perdere equilibrio. Il tutto, comunque, non può giustificare una gara che ha continuato a vedere solo il fantasma di Włodarczyk e mai la sua vera figura qualitativa.

E i cambi fanno ancor più riflettere…

L’espulsione ha sicuramente inciso, e tanto, sulla prestazione granata ma i cambi di Colantuono sono tra i primi imputati per questa disfatta. In primis le esclusioni di Tongya e Braaf che sembravano dare, nel momento del bisogno, una scossa, seppur confusa, in zona offensiva, e poi, le mosse di inserire Gentile e Jaroszyński insieme, sicuramente di supporto alla fase difensiva, ma poco d’aiuto a quella, ovviamente, offensiva.

 

 

 

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